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Il PalaGalli attende ancora di conoscere il suo futuro e soprattutto di capire quando tornerà a disposizione dei civitavecchiesi.
I lavori presso lo Stadio del Nuoto stanno procedendo, ma, stando a quanto si spiffera, il sogno è quello di riaprirlo per la fine del mese, anche se una constatazione più realistica indica l’inizio del mese di ottobre per la ripresa delle attività. Ma su come, dove e perché, ancora non si sa nulla.
Di certo la Sport Natatori Civitavecchia, come detto nelle scorse settimane, ha chiuso il rapporto di collaborazione con la Nc Civitavecchia, società che gestisce l’impianto e quindi va trovata una nuova associazione che possa prendersi in carico il pagamento delle bollette, in quanto il club rossoceleste, a causa dei pesanti costi di gestione, aumentati a causa della guerra in Ucraina e, a quanto sembra, di una situazione economica societaria non proprio rosea, non sarebbe in grado di subentrare per la gestione delle utenze. In questi ultimi tempi la Nc ha dovuto fare i conti con una forte riduzione dell’organico societario, tra allenatori e dirigenti che hanno lasciato il club. E, tra l’altro, qualcuno di loro sarebbe stato messo alla porta direttamente dai vertici rossocelesti. Fatto sta che il club del presidente Marco Pagliarini, a meno di ingressi dell’ultima ora di cui non saremmo a conoscenza, avrebbe un organigramma davvero striminzito. Ovviamente non entriamo nelle vicende personali e private sulle scelte che hanno portato queste persone a staccarsi dal Civitavecchia, ma di sicuro la loro passione per la pallanuoto e per gli sport acquatici non è sfiorita, in quanto molti di loro sono stati visti frequentare altre realtà cittadine, soprattutto in occasione del torneo Città di Civitavecchia, organizzato alla piscina della Centumcellae. E i giocatori? Ovviamente nessuno di loro è uscito allo scoperto, ma è chiaro che questo clima di incertezza e di dubbi, con l’umore messo a dura prova dal recente curriculum fatto di grosse amarezze, che preferiamo non rivangare, incida sulla loro voglia di continuare a far parte della Nc. Alcuni di loro avrebbero manifestato l’intenzione di andare a giocare fuori città ed avrebbero ricevuto anche delle allettanti offerte. Ma la Nc avrebbe dato parere negativo su una loro partenza, anche con l’intenzione di evitare che ci possa essere un fuggi-fuggi generale e che ci siano difficoltà anche per affrontare il prossimo campionato di serie B. Tornando alla questione PalaGalli, la politica è tornata ad essere protagonista nella vicenda, anche se le istituzioni hanno sempre seguito attentamente cosa succede a viale Lazio. In questi giorni sarebbero ancora fitti i colloqui tra Nc, Comune, personaggi politici e Fin Lazio per giungere a dama sulla questione riapertura e soprattutto sulla sostenibilità economica dello stadio. Di sicuro vedere una Nc sempre più in difficoltà, con sempre meno tesserati, sempre meno dirigenti e sempre meno partecipazione, non può piacere al mondo politico, tenendo sempre d’occhio le elezioni amministrative della prossima tarda primavera. E tutto questo mentre le altre società locali stanno ottenendo successi: basti vedere le tante medaglie di Lorenzo Ballarati per la Coser, con quest’ultima che potrebbe avere importanti novità a breve, la promozione in serie A2 per la Nautilus e il forte crescendo di seguito che sta avendo la Centumcellae. Si avverte sempre più la sensazione che il presidente della Nc, Marco Pagliarini, sia sempre più solo. Starebbero arrivando diverse proposte per una partecipazione nella gestione del PalaGalli e per la costituzione di consorzi, in particolar modo dalla Nautilus, che non ha mai nascosto di essere aperta a situazioni di questo tipo, ma la Nc starebbe facendo continuamente “muro”, neanche fosse l’Italia di Fefè De Giorgi agli Europei di pallavolo di questi giorni.
Ma fino a quando si potrà andare avanti così? E soprattutto: qual è l’obiettivo, qual è l’idea che c’è? Per dirla alla Aurelio De Laurentiis: qual è la “mission” della Nc?
Non sarebbe meglio provare ad aprirsi, magari dando vita a collaborazioni? E magari facendo qualcosa di molto meglio rispetto a quanto avvenuto col consorzio Gis?
Intercettato proprio da noi, l’allenatore della Coser Aniene, Fabio De Santis, ha lanciato l’allarme ed ha invitato direttamente il Comune a prendere la gestione dell’impianto, secondo lui unico sbocco utile per tenere in vita lo Stadio del Nuoto. Altrimenti c’è il rischio che il giocattolo si rompa, che la Nc possa fare l’ennesimo tracollo, che il PalaGalli rischi seriamente di chiudere, che pallanuotisti, nuotatori, sincronette e semplici cittadini attratti dall’acqua non abbiano una casa vera nella quale fare pratica sportiva, che le altre società locali debbano mettere in soffitta i loro progetti di crescita e che la politica rischi, per l’ennesima volta, di non essere in grado di dare una risposta alle esigenze dei cittadini.
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