La questione PalaGalli continua a tenere banco e nei giorni scorsi sono state le famiglie delle giocatrici della Nautilus militanti in Serie A2 ad intervenire su una situazione che sembra non avere fine.

IL COMUNICATO. “Dopo aver sentito e vissuto da spettatori paganti le diatribe che riguardano le società frequentanti lo Stadio del Nuoto, i genitori delle ragazze della Nautilus si sentono in dovere e diritto di dire la loro perché dopo l’ ennesimo cambio di orari, secondo noi, si è arrivati ad un punto dove anche le più pazienti e tolleranti delle persone, poi la pazienza la perdono. La Nautilus rappresenta in questo momento la società di pallanuoto che milita nella serie più alta, ha nel suo vivaio delle ragazzine di interesse federale, ma questo può essere un dettaglio perché forti e meno forti sono tutte uguali, e l’unica cosa che desiderano è di allenarsi e divertirsi. I nuovi orari, sono per quattro volte dalle 11 alle 12.30, una volta dalle 20.30 alle 22 e una dalle 14.30 alle 15.30 solo giovanili. La conseguenza è che le giovani si possono allenare due volte a settimana, e soprattutto in orari improponibili per delle ragazzine che vanno dagli 11 ai 17 anni. Noi genitori in tutta umiltà pensiamo che i nostri figli abbiano il diritto come tutti gli altri agonisti di allenarsi almeno cinque volte a settimana, affinché non perdano gli allenamenti che li porterebbero a scarsi rendimenti contro le altre squadre più allenate dato che di questi problemi non ne hanno. Siccome a pensar male del prossimo si fa peccato, ma si indovina, a questo punto ci sorgono dei dubbi, che sembrano certezze, e cioè, che si è dato inizio ad un piano già da tempo “architettato” per estromettere la società Nautilus dallo Stadio del Nuoto. Se le ore di acqua settimanali per accordi societari o cose che a noi non competono, debbono essere quelle, (ovviamente poche per una squadra che milita in Serie A2) lo possiamo accettare. Però non si può accettare il fatto che siano distribuite in orari a nostro giudizio studiati per mettere in difficoltà la società in questione. Che attenzione: però qui si crea un problema molto grande per chi sta architettando il giochino carta vince e carta perde, e cioè “che ora il problema lo state creando a noi genitori”. Noi stiamo portando a nuotare le nostre figlie in un posto dove sopra le travi e all’interno dello Stadio del Nuoto ci sono nidi di piccione, con conseguente guano sugli spalti, dove non molto tempo fa è stato rincorso un topo di notevoli dimensioni sul piano vasca, sono notoriamente animali che portano malattie pericolosissime. Spesso c’è una quantità tale di cloro per disinfettare l’acqua della piscina - dato che i topi ci nuotano di notte e a volte di giorno - che le nostre figlie sono soggette a bruciori agli occhi tali, che siamo stati costretti a recarci nelle dovute farmacie notturne per acquistare colliri di ogni genere per il benessere delle nostre povere ragazze, che con tanta caparbietà e amore fanno il loro dovere da agoniste. Quindi, a voler essere cattivi, non ci vorrebbe molto a chiamare i Nas, e la Asl quando inevitabilmente si verificheranno situazioni simili, ma il dispetto a chi verrebbe fatto? Alla Nc, alla Coser, alla Centumcelle? No! Il dispetto verrebbe fatto a chi non c’entra nulla con queste vigliaccate, cioè ai ragazzi. Non si deve arrivare a questo, ma una cosa deve essere chiara, se le nostre figlie non possono entrare in piscina, in piscina non entrerà nessuno, e questo deve essere chiaro. Quindi per concludere, ci rivolgiamo al signor sindaco e al delegato allo Sport di intervenire per far tornare a più miti consigli queste persone che se la stanno prendendo con le nostre ragazze. Così che gli possa essere garantito il diritto di fare sport come tutti gli altri ragazzi e alla prima squadra della città di Civitavecchia, che da anni porta l’onore e il primato grazie ad allenatori come Daniele Lisi e il suo staff di allenatori e cook, che con tanto amore e dedizione allenano i nostri figli. Quindi noi genitori siamo qua oggi non per polemizzare e fare caos, ma siamo qua ad invitare il signor sindaco e il delegato allo Sport di Civitavecchia affinché si metta la parola fine a questa dispiacevole rappresaglia monetaria. Si chiedono semplicemente orari pomeridiani umani per gli allenamenti, perché le ragazze meritano rispetto e anche noi genitori che ci impegniamo a stargli vicino e non farle mollare. Si chiede solo di farle allenare nei giusti orari affinché le ragazze possano unire la scuola ad un giusto allenamento che non stressi la loro vita sociale fatta di scuola, amicizia e famiglia. Fiduciosi in una risposta equa e fiduciosa attendiamo risposte, eque e ferme”.

LA RISPOSTA DEL DELEGATO ALLO SPORT DEL COMUNE DI CIVITAVECCHIA MATTEO IACOMELLI. Dopo le accuse pesanti, fatte dai genitori delle ragazze della Nautilus attraverso un comunicato, interviene sulla questione igiene e spazi acqua al PalaGalli anche il delegato allo Sport Matteo Iacomelli. «È una vicenda che non mi è piaciuta per nulla - spiega Iacomelli - sono accuse pesanti quelle che vengono rivolte. Si parla di cose importanti. A me non è arrivata nessuna richiesta da parte dei genitori. Ho deciso di convocare per il prossimo 5 gennaio sia la Nc Civitavecchia, che gestisce il PalaGalli, che la Nautilus per affrontare la questione e fare chiarezza. Sono invitati anche i genitori per cercare di capire l’accaduto. Ho deciso di rispondere all’appello che è stato rivolto sia a me che al sindaco, proprio perché si tratta di accuse pesanti. Non so chi è che ha scritto questo comunicato, visto che non ci sono firme. Prendo atto che siano stati tutti i genitori delle giocatrici della Nautilus. Li invito a venire il 5 gennaio alle 11 al Comune per parlare della questione». Fa bene il delegato Iacomelli a intervenire su una situazione che deve essere chiarita ed eventualmente risolta il prima possibile. Risulta difficile capire, però, dal comunicato dei genitori della Nautilus, che immaginiamo sia stato avallato dai vertici societari del club verdeazzurro, come mai in primo piano si parli della questione degli spazi acqua e non dell’igiene, che risulta assolutamente molto più importante rispetto all’altra, che potrebbe essere discussa e risolta in un secondo momento. Se è vero che al PalaGalli circolano topi e piccioni, e che le ragazze siano costrette a ricevere delle cure agli occhi per gli elevati livelli del Ph nella vasca, bisogna mettere al centro dell’attenzione questo argomento, per evitare che si trascenda nell’ennesima polemica tra le varie società sulla gestione.

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