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È passata una settimana dalla tremenda serata del PalaGalli, dove la Nc Civitavecchia ha gettato al vento la possibilità di centrare la promozione in serie A2, al primo colpo dopo la retrocessione dello scorso anno, nella “bella” della finale playoff contro la Metanopoli. È stato un grosso rammarico quello del sette rossoceleste, che non è riuscito a far esplodere di gioia un pubblico che non attendeva altro dai propri beniamini.
Ma, come spesso accade nello sport, i giorni e lo scorrere del tempo sono fondamentali per avere piena accortezza di quello che è stato fatto nel percorso.
Svanisce, molto lentamente l’amarezza per aver mancato il bersaglio, ma aumenta la soddisfazione per tutto quello che di buono è stato fatto. I ragazzi e lo staff tecnico hanno saputo rimettere in piedi i “cocci” lasciati dopo gli ultimi deludenti anni e hanno dato vita ad una squadra che è stata in grado di dominare la scena nella prima parte della stagione e poi di riuscire a ballare sotto la pioggia, quando le cose hanno cominciato a farsi difficili e le avversarie hanno iniziano a conoscere con dovizia di particolari pregi e difetti della formazione allenata da Aurelio Baffetti. Va specificato che, in fase di mercato, non sono stati praticamente fatti investimenti. L’unico corridoio che è stato intrapreso dal club, che intanto aveva rinnovato il proprio organigramma dirigenziale, con il ritorno al ruolo di presidente di Marco Pagliarini, l’arrivo come direttore sportivo di Massimiliano Criscoli e la “promozione” a primo allenatore di Aurelio Baffetti, che già aveva avviato un percorso da protagonista come motivatore dei propri ragazzi, è stato quello di evitare altri addii e di far tornare in rosa giocatori che in passato avevano fatto parte del gruppo, cosa poi accaduta con Marco Chiarelli, Marco Muneroni e Marco Camela. Lo scetticismo iniziale, in parte comprensibile per una città che da 60 anni non faceva i conti con il campionato di serie B, è stato spazzato via dalla prima fase vincente, dopo i rossocelesti non hanno mai sbagliato nelle prime nove uscite, arrivando a metà del cammino senza nemmeno un punto di ritardo. Ma, nel girone di ritorno, le cose sono decisamente cambiate: il pareggio interno con il Livorno aveva fatto capire che le goleade delle prime gare dovevano restare un lontano ricordo. Anche a causa di diverse defezioni che hanno ristretto il gruppo in alcune partite, la Nc ha avuto un periodo di decisa flessione.
Un punto in quattro partite, solamente due vittorie nel giro di sette gare. I rossocelesti continuano a mantenere la vetta anche grazie ai risultati positivi che arrivano dalle altre vasche. Ma proprio nel momento in cui tutto sembra vacillare, Romiti e compagni infilano la vittoria decisiva contro il Perugia, che gli permette di poter chiudere ogni discorso con una giornata d’anticipo.
Poi i playoff, che sono storia recente che tutti ricordano. L’obiettivo massimo, probabilmente, è stato raggiunto, perché, se da una parte la conquista della finale playoff era nelle mire di un gruppo che per la serie B è di alto livello, dall’altra riuscire a superare anche lo scoglio Metanopoli avrebbe rappresentato qualcosa di più, perché il Civitavecchia si è dovuto scontrare contro un gruppo costruito per salire e che aveva avuto investimenti decisamente maggiori rispetto a quello del club di Marco Pagliarini.
Per la prossima stagione un solo appunto: certamente si può perdere, si possono avere delle giornate “no” dove niente ti riesce, ma durante questa stagione sono state troppe. Due sono avvenute nei playoff: la sconfitta di Vicenza e quella all’ultimo incontro con la Metanopoli.
Ma anche durante il ritorno ci sono state delle partite dove la luce è sparita. Il Civitavecchia, oltre a saper ballare sotto la pioggia, dovrà imparare anche a ballare sotto il temporale. Perdere lottando ci sta, anche perché neanche la Pro Recco riesce a vincere sempre, ma perdere lasciando completamente margine all’avversario è un aspetto su cui si può e si deve migliorare per il futuro.
Al momento è decisamente presto per capire cosa succederà per la squadra in vista della prossima stagione. La sensazione è che, visti i tempi di magra dal punto di vista economico, in quanto tutte le attenzioni e le energie sono sulla questione PalaGalli, si vada avanti per il percorso intrapreso, cercando di confermare tutti i protagonisti e magari capire se c’è la possibilità di affondare qualche colpo low-cost.
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