Finisce 1-1 la gara del Civitavecchia Calcio sul campo dell'Unipomezia. Un buon punto per i nerazzurri, che erano andati sotto dopo solo un minuto per il gol di Rossi. Ma andiamo con ordine. Si è trattato di un pareggio di carattere, ottenuto grazie a una ripresa giocata costantemente in attacco, in un film di gioco che fa partire di fatto i neroazzurri con l’handicap di una rete da recuperare. Dopo i risultati della mattinata si stava mantenendo vivo e del tutto inalterata la corsa per la promozione in D, anche perché tutte le altre avversarie hanno chiuso il loro incontro col pareggio, in particolar modo la supersfida tra Anzio e Boreale, col solo rammarico, per il gruppo di Paolo Caputo, che in caso di vittoria si poteva accorciare in solitaria sulla prima in graduatoria. Orfani di Ruggiero i nerazzurri di mister Caputo scendono in campo con Sarracino tra i pali, retroguardia composta da Gravina, Funari, Serpieri e Fatarella, linea di centrocampo con Hrustic, Proietti, Gagliardi e Luchetti pronti a innescare Luciani e Vittorini. Quindi Caputo torna a collocare in campo un Civitavecchia con uno schema abbastanza minimale come quello del 4-4-2. L’Unipomezia di Scudieri si presenta invece con Sacchetti tra i pali, poi in rigoroso numero di maglia Di Mauro, Fè, Mancini, Panini, Ippoliti, Di Bari, Sevieri, Danieli, Rossi e Morbidelli. Non passa neanche un minuto, per la precisione trenta secondi, e l’Unipomezia è già avanti grazie al gol segnato da Daniel Rossi, che sul filo del fuorigioco è abile a incunearsi nella retroguardia civitavecchiese e a superare poi Sarracino in solitaria. Doccia fredda e partenza in salita per i nerazzurri, che non sono certo partiti bene nel match in terra pometina. Al sesto gli ospiti costruiscono la prima vera palla gol, grossa come una casa. Vittorini lanciato in profondità viene atterrato appena entrato in area, ma dal dischetto si fa ipnotizzare da Sacchetti che sventa deviando in corner. Le squadre si equivalgono in campo, grande gioco con palla a terra ma le occasioni latitano nei primi venticinque minuti. Vittorini la metterebbe nel sacco in solitaria a metà primo tempo ma l’arbitro Cavacini rileva un fallo dell’attaccante di Canale Monterano, reo secondo quest’ultimo di portare allo scontro tra Sacchetti e un difensore che di fatto gli libera la strada. Al ventottesimo sui taccuini va chiaramente registrato l’intervento di Sarracino, che a volo d’angelo respinge il tiro di Morbidelli dal limite dell’area. Sul lato opposto invece da segnalare, circa dieci minuti dopo, c’è un tiro di Luciani dal limite dell’area che si spegne di un soffio fuori dopo aver lambito il palo, con disperazione da parte del ragazzo che spesso ha collegato durante la stagione i reparti di centrocampo ed attacco. Prima dell’intervallo sale ancora in cattedra Sarracino, prima devia in corner un tiro dalla distanza e un attimo dopo, sugli sviluppi, respinge un tiro ravvicinato. Quindi doppia chiamata importante per il portiere originario di Giugliano. Gara bloccata col tabellino mosso solo grazie all’episodio iniziale, poi tanto gioco in mezzo al campo e occasioni col contagocce. La ripresa riprende ancora con un intervento di Sarracino, abile dopo un paio di minuti a respingere in agilità un tiro da fuori area degli avanti rossoblu. Nulla di che. Sul fronte neroazzurro bisognerà aspettare il quindicesimo per vedere un intervento di Sacchetti, che sul tiro dalla distanza di Luciani devia a lato. L’Unipomezia nel corso della prima parte del secondo tempo tende alla rimessa, presidia molto la zona difensiva e lascia campo e gioco ai neroazzurri che attaccano a testa bassa e, sugli sviluppi di un corner, riagguantano il pari al trentaseiesimo con Ferrari abile a insaccare di testa in un cumulo di avversari. Per lui si tratta dell’ennesimo gol con la maglia del Civitavecchia, ma soprattutto del secondo di testa dopo quello che ha deciso il confronto prenatalizio contro la Favl Cimini. È in pratica l’ultimo sussulto della gara che sancisce un pari sostanzialmente giusto, in un predominio neroazzurro nella ripresa che non solo ha permesso di riportare il risultato sulla parità ma, dall’altro lato, ha instradato verso una gara di carattere dei civitavecchiesi davanti ad un ottimo avversario. «Sono molto contento del pareggio - afferma mister Paolo Caputo - non ho rammarico per non aver ridotto il margine dalle dirette concorrenti, ma per quello che è successo nel secondo tempo, dove secondo me abbiamo schiacciato l'Unipomezia nella loro metà campo, abbiamo fatto dei cambi freschi con la speranza di poterla vincere. Forse siamo stati un po' troppo frettolosi, con un po' più di calma avremmo potuto fare tre punti, ma questo è sintomo del fatto che la squadra voleva vincere a tutti i costi. L'atteggiamento è stato battagliero, i ragazzi mai e non rinunciano mai alla fase propositiva, ma sanno anche sacrificarsi nella fase di non possesso. E' una squadra che va elogiata pubblicamente, con l'Unipomezia è stato come scalare l'Everest. Subire un gol dopo 34 secondi, sbagliare un rigore con Manuel, al quale non possiamo rimproverare nulla, visto che ha sempre fatto gol e fa parte del gioco, se poi ci mettiamo che ci è stato annullato un gol secondo me regolare, fanno capire la portata della nostra prestazione. A parte 7-8 minuti nel finale di primo tempo con un po' di smarrimento, anche per merito dell'avversario. Considerando le cinque partite da quando sono al Civitavecchia, abbiamo affrontato la squadra più quadrata, meglio organizzata e più forte tecnicamente. Ce la siamo giocata a viso aperto, alla pari, è stata una partita bellissima e chi l'ha vista credo si sia divertito. Chi l'ha commentata senza guardarla, forse dovremmo informarsi un po' di più sull'andamento».