VITERBO - Grande gioia per le ragazze della scherma che hanno conquistato l’oro olimpico nella finale della spada a squadre battendo al termine di una sfida emozionante le francesi. In estati le campionesse Alberta Santuccio, Giulia Rizzi, Rossella Fiammingo e Mara Navarria ed il loro staff in cui nel ruolo di fisioterapista figura il viterbese Maurizio Iaschi che è originario di Capodimonte. E’ alla sua sesta Olimpiade a conferma del grande valore e dell’immensa professionalità sempre dimostrate nell’ambito delle compagini maschili e femminile italiane dell’ultimo ventennio. Maurizio Iaschi è anche fisioterapista del Sodalizio dei Facchini ed ha un fratello che è Facchino di Santa Rosa. Questo il messaggio nei suoi confronti da parte del Sodalizio: «Esprimiamo tutte le più vive congratulazioni al nostro Maurizio Iaschi, da diversi anni membro dello staff medico sanitario in qualità di fisioterapista del sodalizio, fratello facchino – per aver contribuito per la sua parte fondamentale di competenza al successo della squadra femminile di spada che ieri ha, per la prima volta in una olimpiade, vinto una preziosissima medaglia d’oro.Grande Maurizio, porta le ragazze il 3 settembre a Viterbo». Complimenti vivissimi a Iaschi per l’importante risultato centrato insieme al suo staff e riportiamo lo stralcio di una sua intervista riferita proprio ad un atleta che partecipa alle Olimpiadi: «Un atleta prepara l’olimpiade come la gara della vita, diventa maniacale nella cura dei dettagli e anche se abituato, l’ansia cresce in maniera esponenziale man mano che ci si avvicina alla gara. È compito dello staff medico confrontarsi quotidianamente con quello tecnico per consentire un monitoraggio attento delle condizioni psico- fisiche dell’atleta. Il rapporto professionale consolidato negli anni ci consente di gestire le varie fasi della preparazione con la giusta conoscenza delle esigenze e delle problematiche che potrebbero presentarsi». Al.Giu.Vir.

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