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L’esultanza di Manuel Vittorini e compagni dopo la fine della partita (Foto Davide Perticara)
Con una delle migliori prestazioni della stagione, il Civitavecchia Calcio fa sua la partita contro la capolista W3 Maccarese, che viene sconfitta per 3-0 al Vittorio Tamagnini davanti ad una cornice di pubblico di tutto rispetto. Nonostante le dichiarazioni tranquille della settimana, il dente avvelenato per i nerazzurri dopo i trascorsi di Coppa Italia c’è e tutto l’ambiente preme per far pagare dazio alla prima della classe. Ovviamente non c’è nulla di negativo, se si tratta solamente di “vendicare” sul campo una questione sportiva che non è stata molto apprezzata dalle parti del Tamagnini. Va ricordato che la W3 arrivava dalla bellezza di 12 vittorie consecutive e sembrava lanciatissima per la vittoria del campionato, quindi questo aspetto ha dato ulteriore spinta alle motivazioni di Funari e compagni. La formazione è quella che ci si attendeva, a centrocampo viene scelto Petruccetti e non Gagliardi, che nelle ultime due settimane non è riuscito ad allenarsi nel migliore dei modi. Quindi una soluzione decisamente offensiva contro una squadra che preme molto quando deve attaccare. Il Civitavecchia parte con un piglio forse mai visto in stagione e domina nei primi 20 minuti contro la capolista. Tre giri d’orologio e al Tamagnini va di scena il primo sussulto, è di Vittorini il colpo di testa che costringe Oliva a mandare la sfera ad impattare sulla traversa. Partenza a testa bassa dei nerazzurri, Vittorini nei minuti successivi costringe ancora Oliva agli straordinari in almeno due occasioni e sembra mancare solo la rete per giustificare la supremazia degli uomini di Raffaele Scudieri. La Vecchia colleziona pali e il secondo legno alto per i nerazzurri arriva al nono, è di Contini il tiro dal limite dell’area di sinistro che manda la sfera ad infrangersi sulla traversa a Oliva battuto.
W3 in netta difficoltà, nei primi frangenti non costruisce ancora nulla, e al diciassettesimo va sotto. Pompei parte dalla sua metà campo e duetta prima con Menghi e poi con Sevieri fino a far arrivare la sfera a Petruccetti che, dal limite dell’area, batte Oliva sul palo opposto con un tiro liftato che termina alla destra del portiere bianconero. Il primo tiro degli ospiti arriva solamente al ventiduesimo, Gonzalez è superbo sul tiro di Ferrari dal limite dell’area, in quello che poteva essere un altro gol dell’ex dopo quelli segnati in Coppa Italia. Nonostante l’occasione la capolista traballa, e non poco sul manto verde del Tamagnini, cosi sarà per l’intera gara. Negli ultimi quindici minuti si gioca veramente poco, tante le interruzioni con falli da una parte e dall’altra e su uno di questi ne fa le spese Funari che è costretto al cambio; al suo posto Fatarella. Quattro i minuti di recupero poi squadre negli spogliatoi.
Nel primo tempo la Vecchia è meritatamente avanti e poteva anche andare sul raddoppio se le cose fossero girato ancora meglio in fase di concretizzazione.
In avvio Gagliardi al posto di Petruccetti, per il resto tutto è uguale alla prima frazione. La supremazia nerazzurra vista nella prima metà di gara barcolla temporaneamente dopo otto minuti, quando Pompei è bravo a respingere il tiro di Ferrari in contropiede a Gonzalez battuto. È un fuoco di paglia in una gara viva, coi capovolgimenti di fronte protagonisti, e a sussultare ancora è la Vecchia. È il dodicesimo quando Vittorini pennella per Luchetti che di giustezza batte ancora Oliva. Due a zero. Colantoni a Regis, subentrato un minuto prima del raddoppio, aggiunge sul terreno di gioco De Marco e Covarelli. Non basta però perché la Vecchia spinge e cala il tris al diciottesimo con Vittorini, mezzo errore sull’out destro della W3 con il giocatore che riceve sul filo del fuorigioco da Samuele Cerroni e batte Oliva in uscita. Ma in occasione della rete il bomber autore di 25 gol in campionato si fa male ed è costretto a chiedere il cambio per una contusione al ginocchio sinistro. Vecchia perfetta in questo scontro al vertice davanti a una W3 non pervenuta. Catese potrebbe rendere meno pesante il punteggio a venti dalla fine, così come Regis a otto dalla fine, ma i tiri finiscono entrambi a lato. Dopo quattro di recupero Radovanic da la fine alle ostilità, coi tre punti che vanno meritatamente ai nerazzurri, che possono ambire a disputare un finale di stagione sicuramente non ricco di celebrazioni, ma comunque con qualcosa su cui lavorare in vista dell’allestimento del gruppo per il prossimo anno, sempre aspettando le novità che sembrano sempre più vicine per quanto riguarda l’organico societario.
«Abbiamo disputato un grandissimo primo tempo - commenta mister Raffaele Scudieri - anche grazie al vantaggio. Forse anche loro meritavano un gol, se dobbiamo essere sinceri. Purtroppo abbiamo dovuto fare i conti con le sostituzioni obbligate per gli infortuni, conosciamo la situazione. Faccio i complimenti ai miei giocatori, abbiamo fatto una grossa partita contro la squadra più completa del girone e che merita di salire in Serie D, per giocatori che hanno e per organizzazione che hanno messo in atto e che merita il primo posto in classifica».
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