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L'Evergreen ha vinto la Coppa Lazio di serie D. Al PalaSport di Velletri sono stati necessari i rigori per avere ragione della Balduina, con l'incontro che si era concluso sul 3-3 dopo i tempi supplementari. Le reti sono state segnate da Agozzino, Spinelli e Tamalio. Grandissima la gioia per il quintetto del già riconfermato Fabrizio Fattori, che ottiene il primo trofeo della sua giovane storia. Una stagione favolosa quella dei gialloblu, che sono già pronti per affrontare il prossimo campionato di serie C2. Potremmo dire tranquillamente che quello dell'Evergreen sarebbe un "double", considerando quel campionato che era stato quasi portato a casa e poi perso solo per le decisioni sfavorevoli e incomprensibili assunte dalla Lnd Roma. «Come possiamo descrivere al meglio tutte le nostre infinite emozioni in una sola volta, rendendo l’idea di quanto il nostro cuore si sia riempito di gioia? – si domandano dall’Evergreen - a parte della tribuna di fede gialloblù incita i ragazzi, tra i gradini c’è anche Mister Fattori fermato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. La finale parte immediatamente in salita perché nei primi giri d’orologio subiamo la rete dello svantaggio su una verticalizzazione lunga. La prima parte di sfida non ci vede brillantissimi e nonostante con il passare dei minuti prendiamo misura, consapevolezza e fiducia nelle nostre trame, gli avversari letteralmente al secondo tiro nello specchio della porta ci gelano: 2-0. Comincia tutta un’altra gara fatta di testa, cuore ed abnegazione ad un livello ancora superiore: Marinaro e Paolini lanciano l’attacco, i laterali colpiscono entrambi il palo interno che rispedisce clamorosamente la palla in campo, amaro in bocca per le grandi chance. I falli aumentano, allo scadere della prima frazione si arriva al sesto in nostro favore, sul dischetto lungo va Agozzino che però non riesce a superare l’estremo difensore avversario. Nella ripresa, subito il piglio dei nostri ragazzi sembra ancora più convinto, Agozzino scalda i guanti al n.19 a difesa dei pali; il n.10 poco dopo fa valere il suo valore e si libera tiro con il sinistro che stavolta va a segno per il gol del 2-1. Alziamo ancora di più il ritmo, trascinati anche dai sostenitori civitavecchiesi, arriva un altro bolide con il sinistro di Agozzino che però stavolta prende la traversa interna, la palla rimbalza sulla linea ed esce, poche azioni dopo viene atterrato in area Paolini, calcio di rigore: sul dischetto è ancora la stessa sfida di poco prima, ha la meglio ancora il portiere della Balduina, rimaniamo ancora sotto. I minuti passano ma gli uomini di Fattori non smettono di premere sull’acceleratore, altra azione perfetta, viene liberato al tiro Spinelli che di prima intenzione con il sinistro indirizza la sfera all’angolino, bacio al palo e poi stavolta, rete! 2-2. Ma si va ai supplementari. Due tempi da cinque minuti: nel primo viene giù tutto al destro al volo di Tamalio che si infila sotto la traversa per il vantaggio gialloblù, è una marea di magliette gialle che si abbraccia ma la partita è ancora lunga, si cambia campo, inizia il secondo tempo addizionale. Mancano esattamente dieci secondi alla fine, si batte l’ultima rimessa laterale per gli avversari, dopodiché il match sarà terminato ma succede qualcosa di incredibile: tiro dalla linea, nessuno la tocca e rete, proteste su ogni angolo del campo ma il gol viene convalidato per un tocco presente a dire del direttore di gara, ma che fatichiamo onestamente a ricordare e che stiamo ancora cercando. Si va ai calci di rigore. Si susseguono i battitori, siamo sotto all’ultimo tiro dal dischetto, se la Balduina segna è finita: rincorsa, palo. Si va ad oltranza, arriviamo all’ottavo calcio di rigore: Verde realizza, poco dopo cala il silenzio della speranza, Simonante si posiziona tra i pali, parte il tiro e respinge. Il capitano para il calcio di rigore decisivo ed esplode tutto il Palazzetto in una bolgia Evergreen, siamo noi i Campioni. Vinciamo noi! Il primo titolo della nostra storia, merito di un cammino straordinario, di tutti veramente tutti coloro che hanno lavorato a questo progetto. È una soddisfazione enorme, come la festa che parte e non si ferma per tutto il tempo seguente alla parata del nostro capitano che alza poi la Coppa al cielo».
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