TOLFA –  Sta facendo molto discutere a Tolfa la notizia di questi giorni riguardanti un probabile caso di un “dirigente incompatibile” al vertice dell’Ufficio tecnico del Comune di Tolfa. La questione è finita sul tavolo di tre importanti organi di controllo: quello dell’Anac, quello della Corte dei Conti e quello dell’Ispettorato della Funzione Pubblica.

A segnalare il fatto è stata la Prefettura di Roma, guidata dal prefetto Lamberto Giannini, il quale ha ritenuto opportuno trasmettere atti e documenti della gestione amministrativa del Comune per un approfondimento sulla legittimità dell'incarico conferito.

Al centro dell’attenzione il responsabile dell’Ufficio Tecnico architetto Ermanno Mencarelli, ex docente del Ministero dell’Istruzione e in pensione dal 2022, questo mentre la legge vieta incarichi retribuiti a dipendenti pubblici in pensione. Dopo un anno di collaborazione gratuita, Mencarelli sembra sia rimasto alla guida del III Settore del Comune con proroghe successive fino all’ottobre 2025.

«Quanto emerge in queste ore dalla stampa, in merito alla presunta incompatibilità del dirigente ai Lavori pubblici del Comune di Tolfa, trasmessa dalla Prefettura ad Anac, Corte dei Conti e Ispettorato della Funzione pubblica, potrebbe configurare uno scenario molto preoccupante per la regolarità amministrativa dell’ente», commenta il gruppo consiliare del Partito democratico di Tolfa.

IL RISCHIO DELL’ANNULLAMENTO DI TUTTI GLI ATTI AMMINISTRATIVI

«Se confermata l’incompatibilità, tutti gli atti firmati dal dirigente rischierebbero l’annullamento, con conseguenze gravi per la gestione comunale, i procedimenti avviati e, soprattutto, per i cittadini», sottolineano dal Pd.

«È una situazione – affermano i dem -che come Partito Democratico denunciamo da tempo, con interrogazioni, richieste di chiarimento e dubbi espressi formalmente in consiglio comunale e agli organi competenti. Dubbi sempre ignorati dalla sindaca».

IN BALLO ANCHE LA PISTA PEDONALE

«Lo stesso dirigente rimane responsabile del procedimento per la pista pedonale – aggiungono dal Partito democratico – Ricordiamo che l’architetto annulló oltretutto, tutti gli atti relativi alla gara, motivando la decisione con la scadenza della proroga concessa dalla Regione Lazio e quindi la conseguente mancanza di fondi disponibili. Un’opera tanto annunciata, celebrata con conferenze stampa, selfie e promesse dalla sindaca, dalla consigliera regionale Marietta Tidei e dal sindaco di Allumiere. Ma quella proroga regionale, dichiarata scaduta, sarebbe poi “riapparsa” misteriosamente, riaprendo l’ipotesi di finanziamento. A quel punto, ci interrogammo se quel l’annullamento degli atti da parte del dirigente  fosse illegittimo? E a danno di chi? Dei cittadini, sicuramente. A tre anni da quell’annuncio in pompa magna, non esiste un progetto, non c’è un cantiere, e i cittadini hanno visto solo passerelle e zero risultati. Ora, con questo ulteriore sviluppo, si rischia che l’intera gestione dell’ufficio tecnico venga messa in discussione, con effetti ancora da misurare. La sindaca non può più tacere. SUBITO CHIARIMENTI IN CONSIGLIO

«Chiediamo – conclude il gruppo consiliare del Partito Democratico di Tolfa – che si presenti in consiglio comunale e riferisca pubblicamente su: la situazione del dirigente e dei suoi atti; lo stato effettivo della pista pedonale e degli altri progetti finanziati; quali tutele si intendano attivare per evitare danni economici e istituzionali al Comune».

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