Il più prezioso acquisto fatto dal Santa Marinella in questa fase estiva è quello della riconferma di un giocatore che, con l’infortunio di Belardinelli, si è accollato l’onere di tenere da solo il settore d’attacco. Con i suoi 25 gol, Peppe Tabarini è risultato il vice capocannoniere della categoria e per questo ha deciso di restare a Santa Marinella. «È stata una stagione più che positiva – dice il giocatore - anche se ad inizio campionato avevo messo in preventivo una trentina di gol, con il direttore generale Di Fiordo ne avevo parlato il giorno prima di firmare l’accordo con questa società. In parte l’obiettivo l’ho raggiunto, anche se avevo in testa altre mire di poter vincere qualcosa al mio primo anno in rossoblù, parlo di piazzamenti in Coppa Italia o addirittura il campionato di Promozione. Purtroppo non l’abbiamo raggiunto perché si vince tutti insieme, resta comunque una stagione positiva, sia individuale che di tutto il gruppo e nella prossima, cercheremo di raggiungere l’obiettivo che nel passato campionato non abbiamo ottenuto».

Perché è rimasto a Santa Marinella?

«Sono rimasto qui perché, da subito, mi sono convinto che questo è un ambiente fatto per me per l’apprezzamento della società e dei tifosi».

Pensa che con Belardinelli avrebbe potuto ottenere più del sesto posto?

«Con giordano sarebbe stato un altro campionato e ne sono convinti non solo i giocatori, ma anche la società. Il suo infortunio ha condizionato tutti, ma personalmente io ho giocato sempre nel mio ruolo».

Pensa di aver trovato la società giusta dove esprimere le sue potenzialità?

«Per quanto riguarda la società e la tifoseria devo dire di essere stato accolto e trattato benissimo, questa è una delle poche società che mi ha trattato veramente con i guanti, sono diventato l’idolo dei tifosi e devo dire che non mi aspettavo tutto questo affetto dai tifosi. Questo trattamento mi ha indotto a riflettere sul mio futuro e mi ha fatto prendere la decisione di restare. Loro mi hanno fatto sentire a casa. Grazie anche al direttore generale che mi ha stimolato a restare».

L’arrivo di mister Cafarelli sarà un motivo in più per raggiungere i traguardi che vi aspettate?

«Con mister Cafarelli, abbiamo un tecnico che conosce a memoria il calcio, il suo tipo di gioco, per quello che ha fatto con la Romulea, sarà l’uomo in più per sognare un campionato di vertice».

Che ne pensa dell’arrivo di Catracchia?

«Catracchia è un attaccante esperto e dalle grandi doti realizzatrici. Con lui, andiamo a rinforzare un reparto che, con me e Melara, sarà più incisivo. Lui i gol li sa fare e ricordo che quando stava a Tarquinia, è stato cannoniere del girone, potrebbe farci fare il salto di qualità».

Cosa manca per fare il grande salto?

«Intanto con l’arrivo di Catracchia abbiamo alzato l’asticella, con altri due o tre acquisti di livello, ce la potremo giocare fino in fondo, inoltre, punteremo anche sulla Coppa Italia, perchè potrebbe permetterti il salto di categoria. Dico ai miei tifosi di seguirci anche quest’anno, avere tanta gente in tribuna è uno stimolo e ci sprona a fare sempre meglio».

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