Un ottimo Crc sfiora il colpaccio sul campo della Capitolina: alla fine passano 26-19 i padroni di casa.

È stata una partita in cui il Civitavecchia ha dominato i romani fino ad inizio secondo tempo ma alla fine ha prevalso la forza d’urto della Capitolina.

Certo è che il fischietto ha diretto il match con delle decisioni che hanno fortemente condizionato l’incontro con tre gialli e un cartellino rosso dopo dieci minuti iniziali del secondo tempo che ha praticamente costretto a giocare in quattordici quasi tutta la parte finale i biancorossi; certi svantaggi si pagano sempre con squadre di alto rango.

Dall’altra parte dei romani, gli amaranto-blumarino, un giallo in tutto l’incontro.

Insomma, giocare contro un roster forte e pieno di talenti come la Capitolina in quattordici per gialli per ben 30 minuti e poi altri trenta per rosso con lo stesso numero di giocatori è stata una penalizzazione che ha decisamente tagliato le gambe al Crc e mosso l’equilibrio a favore dei padroni di casa.

Inoltre da segnalare una meta molto discutibile della Capitolina, che davvero sarebbe stata da rivedere al TMO (Television Match Official, rivaluta le situazioni all'interno della partita che l'arbitro può non aver visto, o avere incertezze a riguardo), considerando che lo scarto finale della vittoria è stato di una meta, ossia sette punti. Non si può dire nulla per la volontà di giocare del roster del Civitavecchia che davvero ha fatto tutto quello che doveva fare in campo.

La sorte gli è stata avversa, ma sicuramente meritava molto di più calcolando che solo nella prima mezzora di gioco aveva fatto tre mete (due trasformate), ma questo è il rugby, molte volte dolce ed altre amaro.

Questo il commento dello staff del Rugby Civitavecchia: «A prescindere dalla sconfitta, nei minuti iniziali la partita è stata dominata da parte nostra. Abbiamo parlato a fine partita ai ragazzi, che di sicuro non dormiranno per la delusione e per non aver raccolto la sostanza di quanto seminato ma di guardare con fiducia al futuro. Prestazioni del genere, infatti, devono spingerci a preparare con un’attenzione e una determinazione ancora maggiori».

Il boccone amaro appena digerito dai biancorossi è di aver perso un incontro in cui avrebbero dovuto avere più punti secondo il gioco espresso, ma alla fine i biancorossi escono con un solo punto raggiunto per bonus difensivo.

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