PHOTO
Si è già parlato in un articolo passato della tragedia di Superga nella quale scomparve il Grande Torino.
Pochi sanno, visto anche i decenni trascorsi, che nello schianto del volo proveniente dal Portogallo morirono due fratelli: Aldo e Dino Ballarin.
Aldo, già difensore in serie C col Rovigo, transitato prima con la Triestina e poi con il Venezia, venne comprato nel 1945 dal Torino per la cifra di circa un milione e mezzo di lire (ammontare di non poco conto per l'epoca), poco dopo la fine della guerra mondiale con lo scoppio delle due bombe atomiche e la resa incondizionata del Giappone.
Nelle successive 3 stagioni calcistiche, Aldo vinse tutti gli scudetti presupponendo anche la vittoria del quarto campionato nella stagione 1948-1949. Il 4 maggio, però, la tragedia pose fine alla sua vita anche se, postumo, venne comunque insignito dello scudetto.
Il fratello minore Dino, invece, ebbe una carriera calcistica meno famosa. Portiere in alcune squadre dilettanti, venne cooptato nel Torino da suo fratello Aldo nel 1947.
Dotato di una buona forma fisica e soprattutto di una invidiabile e stimata disciplina, si fece notare per la sua professionalità negli allenamenti.
Convinse la dirigenza a portarlo nell'amichevole col Benfica visto che, sfortuna volle, il secondo portiere del Torino Renato Gandolfi si infortunò e non poté essere convocato.
Non giocò mai una partita ufficiale con la maglia granata ma ai fratelli Dino e Aldo Ballarin gli vennero intitolati gli stadi di Chioggia, loro città natale e di San Benedetto del Tronto.
©RIPRODUZIONE RISERVATA