Dopo un lunghissimo viaggio in furgone dall'Olanda, per tornare in Italia con tutta l’attrezzatura, Adriano Stella è tornato a Civitavecchia per godersi qualche giorno di riposo, assieme alla propria figlia Ambra, per staccare dopo i risultati super ottenuti ai Mondiali, dove l’Italia ha ottenuto uno degli 11 pass disponibili per le Olimpiadi di Parigi. Nicolò Renna si è ulteriormente confermato, raggiungendo il terzo posto e quindi infilandosi al collo il bronzo, mentre Luca Di Tomassi ha fatto una grande risalta nella giornata finale, salendo dalla nona alla quarta posizione e mancando all’ultimo il podio. Renna è il nome nuovo nel mondo del windsurf italiano e internazionale, e su di lui, così come Di Tomassi, il commissario tecnico della Nazionale italiana IqFoil maschile ci sta puntando molto. Renna è un classe 2001, cresciuto sul lago di Garda e precisamente a Torbole, con la sua famiglia che ha fatto da pioniera nel mondo del windsurf. Il ragazzo vuole sempre più crescere ed elevarsi a livello internazionale, magari come il suo grande mito, il campionissimo di Formula 1, Max Verstappen, anche perché Renna è un grande appassionato di motori e tifoso Red Bull. «È stata una spedizione che per fortuna o per bravura ha rispecchiato le aspettative - commenta Adriano Stella - ci presentavamo da campioni europei quindi era importante continuare la striscia di buoni risultati tenuta negli ultimi due anni. È stato un Mondiale sicuramente molto difficile, perché il posto è completamente diverso dalle condizioni che abbiamo in Mediterraneo o anche qua a Civitavecchia. Quindi è servito tanto adattamento, ma già avevamo fatto allenamenti l'anno scorso e quest'anno in loco proprio per studiare correnti e quant'altro. Devo dire che i ragazzi sono stati molto bravi ineccepibili in tutta la settimana, non lasciando sbavature sul campo di gara, con un atteggiamento vincente, che la classifica rispecchia». Quindi Nicolò Renna si conferma ancora a livello internazionale, come dimostra la terza medaglia consecutiva in ambito extranazionale. Inoltre la qualificazione dell’Italia a Parigi 2024 vedrà Civitavecchia presente per la quarta Olimpiade consecutiva nel windsurf, considerando anche le partecipazioni di Mattia Camboni a Rio 2016 e Tokyo 2020. «Siamo una bella città di mare - riprende Stella - secondo me c’è una bella tradizione che spero che si porti avanti quando smetterò di fare questo lavoro. Spero che ci sia qualche altro civitavecchiese che nel mondo del windsurf si affacci all'esperienza olimpica. Rimane ancora un anno, 336 giorni se non sbaglio, all'apertura delle Olimpiadi di Parigi. Ci presenteremo da protagonisti da confermare sul campo. Ci sono molte aspettative. I due ragazzi sono entrati a far parte del Club Olimpico, grazie al risultato del mondiale, quindi rientreranno in un programma di probabili medagliati e ci saranno dei budget apposta e dei programmi specifici, proprio per provare a rincorrere la medaglia, che proprio da quattro Olimpiadi non riusciamo ad agguantare gli altri sport. C'è da ringraziare la Federazione Italiana Vela e l’Italia Team del Coni, che ci mettono nelle condizioni migliori per provare ad essere al passo con i vertici dello sport. Per arrivare a questi risultati, dietro c’è un mondo vero, fatto di piccoli dettagli e in questo la squadra italiana è risultato molto solida avendo un terzo e un quarto posto al mondiale. È la nazionale più forte al momento. Quindi alla fine la classifica certifica il buon lavoro fatto e secondo me i compiti a casa, questa volta, li abbiamo fatti bene Adesso ci sono due settimane di ferie meritate per tutta la squadra e poi si riprendono gli allenamenti. Ho un'idea di tornare a Civitavecchia a fare qualcosa, per riportare a casa la Nazionale, cosa che fa sempre piacere».

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