Non c’è volta che andiamo a seguire una partita o un allenamento del Civitavecchia, che, in qualsiasi situazione, ci viene posta, da parte degli appassionati di calcio, la stessa ed identica domanda.

Ci sono aggiornamenti sullo stadio Fattori? Si sa quando riaprirà? Un interrogativo a cui la cittadinanza vuole risposta che sia certa e che non rimanga vaga nell’etere. Ciò che appare ormai sicuro è che l’impianto non aprirà nemmeno nella prossima primavera, come annunciato nella famosa conferenza stampa dell’allora assessore ai Lavori Pubblici, Roberto D’Ottavio. Tanta celebrazione, tanta scena, con tanto di firme, ma, guardando il tutto a distanza di tempo, anche tanta fuffa.

Perché il crono programma, partito proprio in quella circostanza, ha subito una notevole serie di stop che ha portato nuovamente i cittadini a credere che lo stadio Fattori tornerà alla città nell’anno del mai. Fatto sta che i lavori stanno procedendo a rilento, si vedono solamente 4-5 operai nel cantiere, che, tutto sommato, stanno svolgendo operazioni preliminari e che poco vanno ad intaccare sul reale stato dell’opera. E intanto i tre milioni e mezzo di euro messi a disposizione dal Ministero dei Beni Culturali e reperiti dall’allora vice sindaca Daniela Lucernoni sono diventati una cifra misera e serviranno altri corposi finanziamenti per giungere alla conclusione dell’opera.

Si avverte quasi la sensazione che l’amministrazione comunale, una volta capito che non riuscirà a riaprire lo stadio in tempo per la conclusione del quinquennio di governo, abbia deciso di passare la patata bollente in mano alla prossima giunta e di mettere in primo piano altri impianti, vedi il PalaGalli e il PalaGrammatico, che il campo di pallamano che potrebbe essere l’unico a vedere la luce in campagna elettorale. E poi c’è un’altra questione importante. I lavori sono stati a lungo fermi per un problema che si è registrato nella zona tra la tribuna e gli spogliatoi. Le attività si sono interrotte completamente, ma non si è mai capito il reale motivo che ha portato allo stop. Non esistono dichiarazioni, impressioni, indiscrezioni sulla vicenda, né sulla stampa locale, né sui social, né in situazioni informali. Ciò che ha portato alle classiche chiacchiere da bar in città, con ognuno che si fa la propria idea e che ha il proprio rumor.

Ovviamente non entriamo nel “gioco”, per quello che può interessare, ma la sensazione è che il problema riscontrato non debba essere di facile soluzione e potrebbe prevedere un’ulteriore spesa ingente, che si accumulerebbe ai ritardi e all’aumento del costo per la risistemazione del Fattori. Davvero curioso vedere che, diversi personaggi della giunta Tedesco, sempre celeri e precisi quando devono parlare della polemica politica del giorno, improvvisamente perdano certezze e precisione quando si tratta di spiegare come mai lo stadio Fattori sia ancora una cattedrale del deserto.

E poi il capitolo Ivano Iacomelli. Da tempo il general manager del Civitavecchia propone di aprire parzialmente l’impianto, visto che il Civitavecchia deve ancora giocare al Tamagnini, sicuramente una bomboniera, sicuramente un plus per la società nerazzurra, ma sicuramente anche inadeguato per accogliere i tifosi e il calore che l’ambiente locale vuole trasferire alla squadra di Stefano Manelli.

Tornando al primo discorso, non si è ancora capito nulla. L’idea di Iacomelli è attuabile? Non è attuabile? Avrebbe sostanziosi costi? È meglio giocare in un Fattori mezzo sistemato e mezzo no, oppure in un Tamagnini che quantomeno si sa come può essere utilizzato? Anche qui la chiarezza latita. Per carità, non è certamente una situazione che riguarda solo la nostra città. Se siete tifosi del Civitavecchia e vi piace seguirlo anche in trasferta, quante volte vi è capitato di dover rinunciare al viaggio perché la squadra avversaria giocava in un impianto, che, a causa di problemi, prevedeva l’incontro a porte chiuse? Ma certamente non è una situazione che può andare avanti così anche per molto. Intanto il comprensorio è messo meglio rispetto a Civitavecchia. Santa Marinella ha riaperto il Fronti, seppur dopo anni di attesa, ma ora ha un impianto molto attraente, Ladispoli ha costruito il suo nuovo stadio, il Sale. Cerveteri ha superato i problemi logistici e con la famiglia Lupi punta a riammodernare il Galli. Tolfa ha rifatto il manto erboso in sintetico dello Scoponi, organizzando il tutto per tempo. Ed Allumiere non andrebbe neanche nominata, visto che ha anche ospitato il Civitavecchia nella prima stagione senza Fattori.

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