Emiliano Marsili liquida Brayan Mairena. Il Tizzo supera ai punti il nicaraguense al termine delle sei riprese previste e continua a sognare una chance Mondiale. Una speranza alimentata anche dalle parole apparse sulla pagina Facebook ufficiale della Opi 82 della famiglia Cherchi: «Siamo al lavoro per garantirgli una grande sfida».

Queste le dichiarazioni post match del pugile di Civitavecchia: «Paradossalmente è stato l’incontro più emozionante della mia carriera. Alla mia età non sai mai se sei ancora quello di una volta quando sali sul ring. Inoltre dopo tanti anni ho cambiato allenatore e ciò mi ha un po’ destabilizzato a livello mentale. Dopo il primo round, però, mi sono subito reso conto di stare bene e una volta appurata la mia superiorità mi sono limitato a fare il mio pugilato ma senza mai accelerare. Un grazie particolare va al maestro Italio Mattioli per avermi seguito, al maestro Angelo Gasparri il quale mi ha ospitato a Tarquinia, alla famiglia Cherchi che ancora crede in me, al mio co-manager Enrico tantussi sempre al mio fianco e alla Compagnia Portuale che mi permette di conciliare sport e lavoro».   

Risultato adeguato alle aspettative per la grande serata di boxe targata Opi 82 e Matchroom Boxing Italy andata in scena giovedì nello stadio Nicola Pietrangeli del Foro Italico di Roma. 

Quasi duemila persone hanno riempito l’impianto e i pugili hanno fatto il loro dovere dando l’anima sul ring e regalando ai presenti ed agli spettatori di DAZN un grande spettacolo. 

Emanuele Blandamura e Marcus Morrison hanno dato vita ad un match equilibrato, con scambi spettacolari in cui entrambi hanno dimostrato capacità notevoli di incassare i pugni. Anche quando è stato colpito duramente, Emanuele Blandamura ha reagito subito centrando Morrison con diretti e ganci. Nel corso del nono round, Morrison ha centrato la mascella di Blandamura con un corto gancio destro Blandamura è andato al tappeto, l’arbitro ha contato fino a sette e poi ha dichiarato il ko tecnico. Marcus Morrison ha così conquistato il vacante titolo internazionale silver dei pesi medi WBC. La sfida Blandamura-Morrison è stata presentata da Michael Buffer, leggendario uomo di spettacolo americano, la cui popolarità è nata con la boxe ma non è limitata ad essa. Averlo avuto come presentatore del main event è la dimostrazione della grande qualità del lavoro svolto dagli organizzatori. Un lavoro che è stato ripagato dall’affluenza di pubblico, da un grande ritorno mediatico, e che destinato a produrre risultati sempre maggiori. Da qui si parte per organizzare riunioni sempre più importanti, che attrarranno un pubblico più numeroso. 

Per la prima volta nella sua carriera Sergio Demchenko combatteva in un match di cartello ed ha ripagato nel migliore dei modi la fiducia degli organizzatori demolendo in sette riprese il francese Hakim Zoulikha e conquistando il vacante titolo dell’Unione europea dei pesi mediomassimi. Si trattava di una rivincita, la prima sfida era stata vinta da Demchenko per decisione tecnica al quinto round: una testata del francese aveva aperto una ferita sul volto di Demchenko e l’arbitro aveva posto fine alla contesa. 

Negli incontri di apertura, Mirko Natalizi, Vincenzo Bevilacqua, Sebastian Mendizabal, Alen Babic e il debuttante Valentino Manfredonia hanno battuto i rispettivi avversari. Il peso massimo leggero Francesco Cataldo, chiamato all’ultimo momento per sostituire Fabio Turchi, ha affrontato l’inglese Tommy McCarthy per due riprese. All’inizio della terza, l’allenatore di Cataldo ha deciso di fermare il suo pugile.