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Terza giornata di campionato di serie C e ritorno in casa per la Comal Civitavecchia Volley, che alle 18.30 ospiterà alla palestra dell’istituto Marconi il Sales.
Non si tratta certamente di un incontro già scritto: le romane ci giungono davanti in classifica, con un punto di vantaggio nei confronti delle rossonere, chiamate a dimostrare di aver tolto la patina delle prime giornate e di essere entrate nel pieno della forma.
Come accaduto lo scorso anno, la Comal inizia non a pieni giri il suo percorso nel torneo, con la speranza che già da questo sabato si possa notare il rullo compressore che ha fatto palpitare il pubblico civitavecchiese con le tante vittorie che erano giunte. Unica assente per questa sfida Sofia Mignanti, fermata da una forma influenzale.
«Non conosco molto le nostre avversarie - dichiara Francesca Serra - ma sappiamo che ogni partita presenta le sue difficoltà, spesso legate anche al momento della gara e della stagione. Quelli iniziali sono sempre quelli che creano le maggiori asperità, in quanto la squadra è ancora in fase di rodaggio e sta sviluppando degli automatismi e delle consapevolezze necessarie per il buon esito di un campionato».
Ma quando vedremo la migliore versione della Comal?
«Mi domando: si può mai vedere una squadra al meglio delle sue potenzialità? - prosegue l’esperto libero arrivato quest’anno - di natura sono una perfezionista e sono autocritica, anche per quanto il lavoro della squadra con cui gioco. Penso sempre che si possa fare di meglio. Spero che la Comal possa esprimersi al massimo il prima possibile. Le potenzialità sono sempre in evoluzione, soprattutto quando si ha a che fare con un gruppo prevalentemente giovane».
Francesca Serra, soprannominata Giffa nel mondo pallavolistico locale, ha come input anche quello di fare da chioccia alle più giovani e di accompagnare la collega di ruolo Flaminia Cesarini, che si sta ritagliando un ruolo sempre più importante nella squadra. Ed a quanto si segnala dal Marconi, così come proferito a giugno dal direttore sportivo Cristiano Cesarini, la missione sta riuscendo nella sua interezza.
«Non ricordo più qual è stata l’ultima stagione in cui ho avuto una compagna di squadra più grande di me - conclude la popolare Giffa - questo testimonia che è molto tempo che mi trovo a contatto con persone giovani. Questo aspetto è davvero stimolante, perché sono più io ad imparare da loro, che loro ad imparare da me. Mi tengono attenta ad una realtà, che per me è passata parecchi anni fa ed a cui, inevitabilmente, mi sono distaccata. Loro mi riportano alla memoria le stesse dinamiche che ho vissuto io, ma in chiave attuale. Ne esco davvero arricchita in questo confronto, più di quanto ne possa dare. Mi sto trovando una favola a Civitavecchia, nonostante fosse un gruppo quasi del tutto rodato, mi hanno accolto benissimo dal primo momento e non mi sono mai trovata fuori posto».
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