«Questa è stata l'esperienza probabilmente più importante - afferma Lorenzo Ballarati - è quella che mi ha emozionato di più, soprattutto per il palcoscenico ampio a cui era aperto. Erano presenti molti atleti forti, che erano stati anche ai Mondiali assoluti. Arrivare a podio per me è stata un'emozione molto grande». La gara principe per Ballarati è stata sicuramente quella dei 100 stile libero, dopo la grandissima fatica, e un po’ di fortuna, per ottenere la partecipazione alla finale, nella quale il tritone della Coser Aniene ha dato tutto quello che aveva ed ha stampato un tempo da capogiro.

«Non me l'aspettavo per niente - riprende Ballarati - anche perché partivo svantaggiato, essendo in corsia 8. Sono riuscito a migliorare 7 decimi dal mio precedente migliore. Magari mi aspettavo un tempo un po' più alto ma 49”0 mi ha reso veramente soddisfatto. L'importante è stato ascoltare Fabio. Ho fatto la gara proprio come m’aveva detto lui. Ora questa stagione è finita. Adesso mi riposerò e poi penserò a fare bene il prossimo anno. Dedico questa vittoria a tutta la mia famiglia, ai miei genitori che mi sono venuti a vedere e a tutti i parenti».

Per ottenere questi risultati grandiosi, Ballarati ha dovuto fare grandi sacrifici ed ha dovuto passare il mese di agosto in piscina per gli allenamenti.

«Mi sento ripagato - conclude Ballarati - infatti prendo una decina di giorni di riposo per staccare proprio di testa, perché la prossima stagione, che sarà molto compressa».

Grande la soddisfazione anche per coach Fabio De Santis.

«È stato un periodo durato tanto - spiega De Santis, già allenatore di Damiano Lestingi e Luca Mencarini - soprattutto perché c'è stato il collegiale a Ostia, dove i ragazzi sono stati 15 giorni prima di partire. È stato un impegno intenso, perché fare bene a fine stagione, dopo un Europeo e dei campionati italiani fatti ad alto livello non era facile per Lorenzo e per tutti gli altri ragazzi della Nazionale, che hanno ben figurato. Sono felicissimo del risultato ottenuto, ma soprattutto della crescita di Lorenzo e soprattutto della condotta di gara che ha fatto nel 100 stile libero, dove abbiamo azzeccato tutto, dopo una qualificazione un po’ sofferta. Prima avevamo avuto condotte di gara un po' più all'arrembaggio. Adesso Lorenzo si prenderà il giusto e meritato riposo, per poi concentrarsi sulla prossima stagione che sarà molto impegnativa, anche perché lui essendo ancora Juniores avrà come obiettivo principale gli Europei Juniores, però uno sguardo alla Nazionale maggiore lo lasciamo. Partiremo da questo tempo di 49”0, sicuramente l'obiettivo principale sarà nuotare sotto i 49, poi se avvicineremo il tempo per manifestazioni molto importanti ci proveremo fino all'ultimo, cercando di centrare l'obiettivo. Non sarà facile, però è una sfida».

Un’altra questione molto importante per Ballarati e che sta a cuore alla Coser Aniene è quella del PalaGalli, sempre immerso nelle problematiche e nelle polemiche. «I risultati sono venuti anche perché abbiamo nuotato gli ultimi due mesi assiduamente nella vasca da 50 metri - conclude De Santis - la vasca da 50 metri è fondamentale per queste competizioni. La prima parte di stagione si può fare anche in vasca da 25, ma poi bisogna nuotare in vasca lunga, perché le gare si fanno proprio lì. Il prossimo anno il calendario sarà molto complesso e gli Assoluti saranno a marzo, quindi urge che il PalaGalli riparta e speriamo che riparta. Il Comune si dia da fare, perché la situazione non sembra molto rosea. Vediamo cosa succede. In questo periodo ancora la vasca è vuota e attendiamo che qualcuno intervenga. Io l'ho ripetuto più volte al sindaco e al delegato allo Sport: se vogliono mettere mano al PalaGalli, la gestione deve essere comunale, perché quella non è una piscina, come continuano a chiamarla, se vogliono capire e devono capire per il bene della città e dello sport, quello è uno Stadio del Nuoto, un bene della città. Il Comune, secondo me, deve gestirlo con l'aiuto delle società, ma non deve demandare la gestione di un impianto così importante alle società, perché nessuna realtà in Italia sarebbe capace di poterlo gestire. Non va bene neanche un consorzio, o un gruppo di società, perché quello è un bene troppo importante, è come un teatro Traiano per la cultura, è come uno stadio di calcio. Il PalaGalli va gestito dal Comune, è un bene importante, che è stato costruito con i soldi dei cittadini e noi paghiamo le tasse. Il Comune mette a disposizione un impianto del genere per chi deve fare sport, da chi deve andare al Mondiale a chi deve fare sport sociale, perché non è importante soltanto far nuotare i Ballarati, i Lestingi e i Mencarini. Il sindaco, o chi per lui, faccia dei passi importanti, perché dare sempre le colpe a chi gestisce il PalaGalli mi sembra un po' riduttivo. Le colpe sono di tutti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA