PHOTO
Al termine di una stagione sopra le aspettative abbiamo raccolto le impressioni e le riflessioni dei protagonisti dell'Asp Civitavecchia. Invece di assegnare voti, vogliamo dare spazio alle loro parole, ai loro pensieri sul percorso compiuto, sulle sfide affrontate e sugli obiettivi futuri. Ascoltiamo le voci del campo per comprendere appieno le dinamiche, le emozioni e le prospettive di chi ha vissuto in prima linea questa stagione di serie C.
Federica Belli, capitana e schiacciatrice, #2, classe 1996:
Veterana e trascinatrice, una certezza anche con la spia riserva accesa.
"Questa stagione è stata un'esperienza inaspettata, piacevole e gratificante. Grazie alla guida esperta degli allenatori Guidozzi e Cernicchiaro e al sostegno del nostro dirigente Pantalone, abbiamo potuto esprimere al meglio la nostra pallavolo. Partendo dall'obiettivo della salvezza, settimana dopo settimana abbiamo costruito un legame forte fatto di coesione, appagamento e sostegno reciproco, superando ampiamente le nostre aspettative iniziali. Sono profondamente grata di aver condiviso questa stagione con le mie compagne, lo staff tecnico e la mia società, un'esperienza che porterò sempre con me. Testa al prossimo anno."
Claudia Anniballi, libero, #1, classe 2003:
In grado si superare qualche partita meno buona, si conferma al vertice.
È stata una stagione che definirei decisamente inaspettata, sia dal punto di vista personale che di squadra. Dopo uno stop di tre anni mi aspettavo di ritrovare delle certezze tecniche e agonistiche con la paura che le emozioni e il divertimento del passato non sarebbero potute mai tornare. Sono fiera e felice di poter ammettere il contrario. Ringrazio la capitana, che è una delle mie amiche del cuore e uno dei pochissimi motivi che mi hanno spinto a tornare in campo. Ringrazio allenatori e staff perché ci hanno coccolato e sostenuto nonostante i numerosi momenti di difficoltà emotive. Ringrazio anche la squadra nonostante tutto quello che abbiamo fatto è venuto spontaneo, senza mai dover chiedere entusiasmo o impegno. Ci siamo semplicemente trovate, e questo non si racconta. La pallavolo unisce e mai come quest’anno ne ho avuto la conferma. un gruppo di sconosciute che hanno raggiunto un obiettivo completamente fuori portata. Trovo tutto indescrivibile.
Claudia Cernicchiaro, libero e schiacciatrice, #6, classe 2006, libero di riserva sempre pronta a dare il proprio contributo alla squadra:
"Quest’anno nonostante la tensione della partita, ogni punto conquistato era un'esplosione di gioia condivisa, e anche nei momenti difficili ci spronavamo a vicenda. Sentirsi parte di un gruppo così unito, che lottava per lo stesso obiettivo, è stata un'emozione incredibile e un'esperienza davvero positiva. Grazie a tutte."
Rebecca Capuani, opposto, #7, classe 2008, giovanissima di belle speranze per la pallavolo locale.
"L'anno appena passato è stato qualcosa di formidabile e mai mi sarei pensata di ritrovare con persone che prima guardavo solo in campo e ora sono come mamme per me."
Giorgia Santacroce, libero, #8, classe 2009, un talento precoce per la pallavolo civitavecchiese:
Fa parte del gruppo di giovanissime da cui la squadra civitavecchiese è ripartita lo scorso anno.
"Sono una ragazza di 16 anni e ho appena concluso la mia prima stagione di pallavolo in Serie C. Sono entrata a far parte di questo gruppo a metà stagione, ma in questo poco tempo ho imparato molto e ho avuto l'opportunità di crescere come persona e come giocatrice. La cosa più importante che ho imparato è che la squadra è tutto e che ognuna ha un ruolo importante all’interno della squadra. Durante questa stagione ho visto le mie compagne di squadra lavorare sodo e dare il loro meglio, cercando di fare lo stesso. Ci sono stati molti momenti importanti durante la stagione e uno dei più belli è stato quando sono entrata in campo e ho potuto contribuire alla vittoria della squadra, è stato un momento di grande gioia e di orgoglio. Alla fine posso considerare la mia esperienza in Serie C piena di soddisfazioni perché ho imparato a sostenere la squadra, a gestire le emozioni e a lavorare sodo. Sarò per sempre grata di aver avuto l'opportunità di giocare con una squadra così."
Elena Sofia Paolini, centrale, #9, classe 2009, promessa emergente della società rossoblù:
“Per me questa stagione è stata a dir poco bellissima.. ho avuto l’occasione di far parte di un gruppo di ragazze meravigliose che mi hanno sin da subito accolta fra loro e tramite le quali sono cresciuta sia tecnicamente che emotivamente…. Un grazie speciale anche ai miei allenatori per il loro duro lavoro e la loro infinita pazienza… questa è stata un’esperienza unica e indelebile che resterà per sempre nel mio cuore”
Carlotta Donati, centrale, #10, classe 1999, tra le più esperte della squadra ha sofferto per infortuni in buona parte della stagione:
"Una stagione che non dimenticherò perché, nonostante non sia un salto di categoria, a livello umano mi sono portata a casa molto di più.
Oltre ad essere cresciute tecnicamente e ad aver lavorato con molta serietà, ho creato e approfondito rapporti con delle bellissime persone"
Mara Torresi, opposto, #13, classe 1994, arrivata a campionato in corso ha saputo incidere da subito:
"Entrare in questo gruppo, anche solo nel finale di stagione, è stato un regalo. Le ragazze avevano già scritto una bellissima storia, superando ogni aspettativa. Io ho trovato un gruppo vero: unito, determinato, con la voglia di vincere negli occhi e nel cuore. Grazie per avermi fatta sentire parte di tutto questo. Ora, insieme, verso nuovi traguardi."
Claudia Cammilletti, schiacciatrice, #19, classe 1995, infaticabile trentenne al servizio della squadra:
"È stato un anno intenso e bellissimo, in cui abbiamo raggiunto un traguardo inaspettato che ci riempie di orgoglio.
Tutto questo è stato possibile grazie alla e nostra unione e al nostro essere squadra.
Vorrei ringraziare società, lo staff e tutte le mie compagne di squadra per aver reso quest'anno incredibile."
Elis Spalletta, centrale, #23, classe 2005, ha giocato una stagione in crescita anche grazie al suo servizio:
"Questa stagione sportiva è stata molto più di una semplice serie di allenamenti e partite: è stata un viaggio fatto di emozioni, di legami che si sono rafforzati, di momenti difficili affrontati insieme e di gioie condivise. Abbiamo riso, ci siamo incoraggiati, abbiamo imparato l’uno dall’altro. È stato un percorso che ci ha fatto crescere come squadra, ma soprattutto come persone. Grazie di cuore a ciascuno per averci messo il cuore, sempre. Non vedo l’ora di ricominciare, ancora insieme."
Eva Scotti, palleggiatrice, #24, classe 2009, giovane talento di buone prospettive:
"Penso che questa stagione sia stata una delle più belle da quando ho iniziato pallavolo. Mi ha dato tantissime soddisfazioni e mi ha fatto crescere molto, su molti aspetti della pallavolo.
Inoltre riguardo la squadra mi sento tanto fortunata perché una squadra come questa, collaborativa ed unita, non si trova spesso."
Elena Pantalone, palleggiatrice, #26, classe 2008, dopo le incertezze di inizio stagione è tra le sorprese positive:
"A te cara pallavolo che quest’anno mi hai aiutata a superare sfide e ostacoli, ma soprattutto mi hai fatto crescere, sia mentalmente che tecnicamente...più di tutto mi hai fatto incontrare persone straordinarie. Quest’anno resterà per sempre nel mio cuore."
Matilda Agostini, opposto e schiacciatrice, #99, classe 2001, il suo contributo è sempre prezioso:
"Quando penso a questa stagione a me viene in mente una parola: comprensione. Imparare a vedere le cose da un'altra prospettiva non sempre è stato facile, non sempre ho capito e non sempre sono stata capita, ma la voglia di provarci reciprocamente da parte di tutti, compagne e staff, per me è stata l'arma vincente e la nostra forza per tutto il campionato."
Vanno inoltre menzionate anche Emma Meccariello, Aurora Galletta, Elena Trezza e Martina Paoli che hanno contribuito alla crescita della squadra in tutta la stagione.
C’è poi da raccontare anche il lavoro di chi non gioca nel campo ma in panchina o in ufficio, iniziando ovviamente dall’ allenatore Giovanni Guidozzi. Ha preso la squadra l’anno scorso salvandola per un soffio e ha saputo creare un gruppo coeso con determinazione e diligenza. Combinando tecnica e lavoro di squadra con l’ascolto e l’accoglienza si è mostrato un ottima scelta.
Anche vice allenatore Andrea Cernicchiaro si è mostrata una pedina fondamentale per la guida tecnica, abbinando anche doti da statistico d’avanguardia oltre che affidabile gregario di Guidozzi.
Ottimo il lavoro del direttore sportivo Elia Pantalone grazie al q uale c'è stata una vera e propria svolta nel modo di pensare dell'società. Nei momenti più critici, ha dimostrato grinta, aspirazione e una fiducia totale nelle capacità del team, costruito con impegno insieme allo staff tecnico. Queste sono le doti di un leader che è diventato una figura chiave per la società e il primo tifoso delle ragazze. Quest'anno, in particolare, si è impegnato al massimo per unire risultati e sviluppo del settore femminile, con grande successo.
Nota anche per i dirigenti Massimo Capuani e Sandro Marcorelli, operativi nel backstage e sfuggono ai riflettori ma senza i quali la sceneggiatura non potrebbe permettervi di andare in scena e il fotografo Enrico Paravani che ringraziamo per aver fornito spesso a questo giornale gli scatti della squadra rossoblù.
In conclusione merita il nostro commento la presidente Marina Pergolesi, sempre in prima linea per assicurare le migliori possibilità al movimento della pallavolo locale anche contrastando altri attori con un diverso pensiero, interni ed esterni alla società.
Un riferimento solido che ha fatto della collaborazione della ricerca delle alleanze sul territorio la cifra politica che sta caratterizzando il suo mandato alla guida della società.
@RIPRODUZIONE RISERVATA