Non è andato per nulla bene l’attesissimo scontro diretto salvezza per la Nc Civitavecchia in serie A2. Alla Scandone di Napoli i rossocelesti hanno lasciato i tre punti nella partita chiusa sul 12-8 contro l'Ischia. Ad incidere non sono state le fasi finali, ma l'approccio e un primo tempo per nulla soddisfacente dei civitavecchiesi, andati al primo riposo sotto per 6-1, diventato 7-1 ad inizio seconda frazione. A rompere l’equilibrio della gara, dopo qualche minuto di studio, è un rigore per gli ischitani, che viene trasformato di sagacia da De Florio, il quale firma anche la rete del 2-0 con un tiro ad incrociare sull’uomo in più, dopo una bordata di Silvestri che sibila il palo alla destra di Lindstrom. Per il primo gol del Civitavecchia bisogna aspettare la giocata personale del romano Gatto, che con una palombella filtra il pallone alle spalle della porta avversaria, con Lindstrom che tocca ma non evita il sigillo ospite. Mattiello carica fortemente il braccio, con Serrentino costretto a smanacciare con la conclusione vicina al sette. E i gialloblu vanno nuovamente a referto: pochi secondi al termine del possesso, Simonetti si guarda attorno e poi capisce che deve tirare lui. Il bolide basso e insidioso non può essere contrastato da Serrentino, con la difesa che non mette in agitazione l’esperto napoletano. Il mancino Droghini nel finale di tempo porta addirittura a tre i gol di vantaggio dei gialloblu all’inizio di un powerplay. Gatto si fa beffare in ripartenza e fa fallo da rigore su Barberisi, il quale spiazza Serrentino dai cinque metri per la rete del 5-1. E il primo parziale finisce addirittura 6-1 con la palombella sulla sirena di Vitullo. Ad inizio secondo tempo si vede anche un gol da anni ’70 e anni ’80, con Napolitano che segna in controfuga con un tiro a colonnello. Si vede il baratro per la Nc, rimembrando proprio quegli anni che erano radiosi per la società rossoceleste, non certo come quelli odierni e delle ultime stagioni. Le cose non funzionano per nulla. Davanti si sente e si vede l’assenza di Romiti e sul perimetro non si riesce praticamente mai a circolare. E nemmeno i tiri dalla distanza sono insidiosi, con un giro palla scolastico e non pericoloso per i gialloblu. Mazzi ci prova sull’uomo in più tirando da posizione 4, ma Lindstorm intuisce e allunga il sinistro. Prova una soluzione veloce con un tiro a schizzo Carlucci, ma la sfera va sul palo, dall’altra parte Serino fa sentire il fisico e conquista il rigore. Per fortuna il tiro a cronometro fermo del centroboa picchia il palo. Dopo quasi due tempi si fa vedere Luca Pagliarini, ma la sua conclusione non impensierisce la difesa isolana. Si tratta del preludio al bellissimo gol del 2-7, con la palla che si insacca all’incrocio dei pali senza che Lindstrom possa neanche tentare la parata. Droghini prova a risistemare le cose per i suoi, ma il tiro del mancino tocca la traversa e si ferma sulla linea immaginaria. Droghini sbaglia ancora nell’azione successiva, ma questa volta è bravo Serrentino a restare alto di gambe. Il terzo tempo inizia con una staffilata potentissima di Di Bella, che viene intercettata da Lindstrom. Non va meglio a Minisini, il cui diagonale va di poco fuori. Ci deve pensare, come spesso accade, Luca Pagliarini ad accorciare sul -4 con un tiro che schizza sull’acqua e in lungolinea. Il momento è positivo per la Nc, con l’Ischia che rifiata un po’. E’ Valerio Di Bella a capire la situazione contingente con una controfuga, con la quale segna in palombella la rete del 4-7. La difesa rossoceleste si alza di livello e respinge gli assalti dell’Ischia, che fallisce altri due tentativi sulla superiorità numerica. Il Civitavecchia acquisisce e va -2 con una bellissima azione, originata da Minisini e chiusa con un aggancio al volo sotto porta di Luca Pagliarini. È ufficialmente un parziale ed è di 4-0. Dopo averne vinti tanti subiti dai civitavecchiesi, ora ce n’è uno in favore. Di Bella è sfortunato: un suo tiro ficcante viene deviato e Lindstrom la spedisce alta sopra la traversa. Serrentino tira giù la saracinesca su un bolide di Barberisi. Il portiere si supera anche su Simonetti. Si va all’ultimo riposo con soli due gol da recuperare per la squadra allenata da Marco Pagliarini. Ma la frazione conclusiva si apre con un rigore di Napolitano, che spiazza Serrentino per l’8-5. È nuovamente -2 perché la Nc gira bene la palla sull’esterno in superiorità numerica e poi trova libero di agire Mazzi al centro. Dopo un’intera nettamente sotto, il Civitavecchia va anche a -1 con Luca Pagliarini che approfitta di una doppia superiorità numerica. Qui la Nc commette un errore grave, lasciando libero di tirare De Florio, per distacco il migliore dell’Ischia, che con un tiro sul secondo palo fa 9-7. Si va dall’altra parte e Mazzi, con una girata di esperienza dal perimetro, fa di nuovo -1. Nemmeno il tempo di sperare e Saviano sull’uomo in più colpisce potentemente e riporta l’Ischia in doppio vantaggio. E le reti di differenza diventano tre con Coda, perché i civitavecchiesi accusano un calo di tensione e non gestiscono al meglio dal punto di vista organizzativo le azioni. Ormai è notte fonda e De Florio è ancora solo, con tutta la voglia e la tecnica di scagliare una palombella meravigliosa. L’Ischia festeggia, la Nc torna ad annaspare. Finisce così una gara che rappresenta, a meno di miracoli sportivi che speriamo di verifichino, un’ecatombe sull’ennesima stagione malandata dei rossocelesti. Cosa bisogna fare per evitare la retrocessione? Innanzitutto battere Waterpolo Palermo e Vis Nova, con quest’ultima missione quasi impossibile, perché si gioca in trasferta contro la prima in classifica. E tra l’altro all’Ischia basta battere l’Acquachiara nel derby napoletano di sabato prossimo per far emanare un amarissimo verdetto.

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