C’è un derby da seguire, ma senza l’adrenalina dell’obiettivo da conquistare, al Vittorio Tamagnini. Alle 15, che curiosamente rimane l’orario di gioco, nonostante il passaggio, ormai da un paio di settimane, all’ora legale, il Civitavecchia ospiterà a Campo dell’Oro il Viterbo. Come noto, sia i nerazzurri che i gialloblu non hanno più grossi obiettivi nel loro campionato, essendo sfumata la possibilità di centrare uno dei primi due posti, buoni per andare in serie D. Quindi c’è da capire in che modo possa rendersi speciale questo incontro, se non per la vecchia rivalità sportiva tra le due città. Il Viterbo, in realtà, sarebbe la vecchia Favl Cimini, che, però, da quest’anno, per le vicissitudini che hanno visto protagonista la Viterbese, prima scesa dalla serie C alla Promozione e quindi ritirata dal campionato, è diventata, per i tifosi, la prima squadra della città della Tuscia. Infatti la parte calda del tifo ha deciso di abbracciare i propositi ambiziosi del club formatosi nella provincia ormai qualche anno fa, nel quadrilatero Vignanello, Vasanello, Vallerano e Soriano, tanto da andare a sostenerlo sia allo Stefanucci che in giro per il Lazio. E il club ne ha subito approfittato, cambiando i colori sociali da giallonero a gialloblu, e chiedendo a gran voce di prendere la gestione dello stadio Rocchi, cosa che ha portato ad un’aspra polemica sia con la sindaca Frontini che con il patron della vecchia Viterbese, Romano. Una situazione che dovrebbe essere portata a compimento solo a maggio, quando dovrebbe uscire il bando. E poi una questione che lega le due città: infatti a prendere le redini della panchina, dove la negativa gestione di Nardecchia, è stato il civitavecchiese Massimo Castagnari, l’ultimo a vincere qualcosa con il Civitavecchia. Ci si attende, quindi, un’accoglienza da amico e non da avversario per l’allenatore, che ha provato a far risalire la china al Viterbo ed a dare fiducia ad un’ambiente che non ha nessuna voglia di disputare il campionato di Eccellenza. Nei primi momenti Castagnari ce l’ha fatta, ma poi le chance del Viterbo di entrare nel novero delle contendenti si sono seriamente ridotte, anche perché gli attaccanti, a parte Capuano, hanno avuto le polveri bagnate nel girone di ritorno. Tornando al Civitavecchia, la ferma volontà del club è quella di terminare la stagione al miglior posizionamento possibile, ovvero il quinto. È chiaro che arrivarci non consentirebbe, comunque, di avere nessuna speranza per poter conquistare la serie D, che sarà nelle corde solo delle prime due classificate. E, paradossalmente, arrivare quinti potrebbe far tornare alla mente tutto quello che poteva essere fatto e non è stato. Il periodo di flessione successivo alle sei vittorie consecutive della gestione Scudieri, è stato determinante in questo senso, visto che davanti le quattro battistrada non hanno più mollato, con la W3 Maccarese che ha inanellato 12 vittorie consecutive, prima di sbattere la testa proprio contro il Civitavecchia. Intanto non ci sono particolari novità per quel che concerne l’aspetto societario. È sempre più in scia la nuova situazione che, a meno di cambiamenti nei prossimi giorni, all’ingresso dell’imprenditore Massimo Mecozzi in società ed all’uscita di scena, dopo 12 anni di Ivano Iacomelli. Solo una volta definito interamente questo aspetto, si potrà capire cosa succederà per il tutto il resto, a cominciare dalla posizione di mister Raffaele Scudieri, per passare ai giocatori più importanti della squadra. Ma difficilmente si riusciranno ad avere particolari novità prima della fine del campionato, anche perché bisognerà capire cosa faranno altre realtà e quali categorie calcheranno. Per Civitavecchia-Viterbo è stato designato l’arbitro Daniele Carrone Tamburro di Tivoli, con i suoi assistenti che saranno Luca Balzano di Aprilia e Francesco Ferretti di Ciampino.

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