Annata calcistica lunga, di soddisfazioni e alcune sconfitte ma, allo stesso tempo, culminata con il traguardo prefissato del mantenimento di tutte le categorie. Tutte impegnate nei Regionali, Under 19, Under 17, Under 16, Under 15 e Under 14, le compagini del Dlf hanno portato in alto sui campi del comprensorio il colore biancoverde.

«Gli Under 19 di mister Fara - esordisce il direttore generale del Dlf Gianni Marcoaldi - nella loro prima apparizione nella categoria, erano stati promossi dai provinciali nella stagione precedente, sono arrivati sesti in un campionato complicato e di blasone, fornendo anche nel finale quel tassello in più fondamentale per la salvezza della prima squadra di Prima Categoria. Gli Under 17 di mister Miglionico si sono salvati con una distanza non esigua dalla terzultima, sei punti, tra qualche difficoltà in corso d’opera con fermezza hanno ottenuto il mantenimento della categoria in anticipo, mentre gli Under 16 di mister Fusco hanno sì galleggiato in completa tranquillità nel mezzo della classifica, giungendo poi ottavi, ma sono stati capaci di togliersi qualche soddisfazione a spese di squadre più blasonate nel palinsesto giovanile laziale. Gli Under 15 di mister Battellocchi sono arrivati quarti dopo essere rimasti per tanto tempo nelle prime posizioni, fermati solo da quattro infortuni in corso d’opera che non hanno comunque frenato l’ottimo lavoro fatto, mentre gli Under 14 di mister Di Giovanni si sono piazzati sesti in un campionato dominato dal colosso Boreale, più dodici sulla seconda, e alla prima esperienza dopo la Scuola Calcio si sono ben comportati sognando anche qualcosa in più a campionato in corso.

Direttore, che annata è stata? «È stata sicuramente un’annata positiva per il Dlf - spiega Marcoaldi - con un plauso da parte mia che va a tutti gli allenatori, staff e giocatori che con fermezza, determinazione e correttezza hanno tenuto alto il nome della nostra società sui campi laziali».

Parliamo delle squadre e partiamo dal gruppo dell’Under 19 che ha compiuto un doppio lavoro in questa stagione. «La Juniores ha fatto sicuramente qualcosa in più, di eccezionale e fondamentale anche per la prima squadra. Mister Roberto Fara, un tecnico cresciuto nella nostra società e parte attiva da un decennio del nostro movimento, in possesso del patentino Uefa B, ne è stata la punta di diamante e di raccordo con la Prima Squadra e colgo l’occasione per ringraziarlo pubblicamente perché, oltre che essere un ottimo allenatore, è anche una persona meravigliosa e al di là di quello che faremo nella prossima stagione ci tenevo a ringraziarlo per il suo operato. I ragazzi non va dimenticato che provenienti dalle provinciali tra mille incognite di un campionato nuovo hanno giocato ad alti livelli, forse con l’asticella che poteva essere alzata a metà stagione ma tra infortuni e il problema della prima squadra, non si riusciva a uscire dal pantano della zona retrocessione, si è optato con il tecnico della prima squadra per il trasbordo di alcuni giocatori per uscirne e, conseguentemente, qualche punto per strada è stato perso. Da segnalare l’esordio in prima squadra di tanti giocatori e con più minutaggio rispetto agli altri da parte di Tosini, Schiavo, Giuli, Gentileschi e Brancaccio».

Nelle altre categorie c’è stato qualche problema particolare? «Diciamo che bisogna aprire una parentesi prima di parlare delle altre categorie, in special modo per gli Under 17. Venendo dall’accordo che avevamo instaurato con il Civitavecchia Calcio, dove per il mantenimento della categoria Elite tanti ragazzi erano emigrati lì, le nostre squadre ne hanno risentito per qualità e livello. Soprattutto per gli Under 17 perché oltre a perdere i ragazzi andati al Civitavecchia alcuni, non approvando la nostra politica, hanno preferito andare in altre società del comprensorio perché più competitive. Nonostante ciò mister Daniele Miglionico ha fatto un ottimo lavoro, abbiamo salvato sì la categoria come quartultimi ma va dato merito ai giocatori, allo staff e al mister stesso perché si è riusciti a creare un gruppo coeso e granitico che si è fatto valere per serietà e correttezza. In corso d’opera si è passato dai tredici-quattordici giocatori iniziali a sedici- diciassette giocatori nel finale, con il merito a Miglionico che è inconfutabile così come ai ragazzi che tra mille difficoltà non hanno mai mollato».

Per le formazioni Under 16, 15 e 14 che campionati sono stati? «Partiamo dagli Under 16 di mister Stefano Fusco che hanno mantenuto gli obiettivi iniziali finendo a metà classifica, un buon ottavo posto. Un peccato perché, dopo alcune vicissitudini capitate in corso di stagione, hanno visto sfumare le posizioni del podio in cui hanno a lungo stazionato. Gli Under 15 di mister William Battellocchi, anche lui cresciuto nella nostra società e con Uefa B, hanno fatto un ottimo campionato di vertice chiudendo quarti dopo aver conteso la promozione alle battistrada, per qualche infortunio di troppo che ci ha un po’ penalizzato. Chiudiamo con gli Under 14 di mister Mauro Di Giovanni coadiuvato da Miglionico, che hanno chiuso la stagione con un onorevole sesto posto. Un gruppo proveniente dalla Scuola Calcio e alla prima esperienza che ha fatto più di quanto doveva, un campionato di vertice e mantenere la categoria è avvenuto senza troppi problemi».

Le squadre, le linee guida si cominciano a costruire ora. Quali sono le prospettive per il futuro? «Abbiamo la determinazione e la voglia di allestire un movimento giovanile forte e in grado di poter fare campionati di vertice, da protagonisti. Le rose erano già competitive ma ora serve quel tassello in più per giocarcela alla pari con tutti».

©RIPRODUZIONE RISERVATA