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CIVITAVECCHIA – «Bisogna fare in modo che Civitavecchia diventi un porto negoziale commerciale». Lo ha dichiarato ieri mattina il presidente della Regione Lazio Francesco Rocca intervenendo alla quinta edizione della scuola "The young hope" organizzata a Palazzo Wedekind a Roma. Per il Governatore lo scalo di Civitavecchia è e continua ad essere strategico. Non solo però come porta di ingresso per milioni di crocieristi che ogni anno sbarcano in città e visitano la regione, ma anche e soprattutto come hub per le merci, nell’ottica di quella diversificazione dei traffici che è la mission della nuova governance dell’Autorità di sistema portuale.
«Non è possibile trattare con privati che dirottano merci e affari sulla Toscana. Sentire questa responsabilità sulle proprie spalle è qualcosa che va trasmessa - ha aggiunto Rocca - siamo una Regione interconnessa. I porti se non trovano collegamento su ferro non decolleranno mai».
Per raggiungere infatti questi risultati servono investimenti ed infrastrutture adeguate, stradali e ferroviarie, appunto, in grado di mettere in condizione il porto di sviluppare questo settore. In questo senso stanno procedendo i lavori per la riorganizzazione dell’infrastruttura ferroviaria portuale che prevede un vero e proprio “stravolgimento” della stessa, attraverso la realizzazione di un nuovo fascio binari tronco che garantirà moduli di lunghezza utile fino a 620 metri, in luogo degli attuali moduli che presentano lunghezze utili non superiori ai 400 metri. Al termine dei lavori, l’infrastruttura ferroviaria portuale sarà costituita da sette binari a servizio della manovra primaria, oltre ad ulteriori 6 binari a servizio di quella secondaria. Inoltre, è prevista la realizzazione del collegamento dell’infrastruttura al Terminal Commerciale, con una connessione diretta alla banchina 25 e 4 nuovi binari a servizio dell’area, con la ottimizzazione del collegamento esistente con le banchine 23 e 24 e l’automazione dell’intero sistema ferroviario, che permetterà il raggiungimento di elevati standard di sicurezza in fase di movimentazione dei convogli e manovre più facili e veloci.
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