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CIVITAVECCHIA – “Studi e ricerche-Politiche europee ed impatto sul territorio: riflessioni ed analisi”.
È questo il titolo del dossier sull’Unione Europea realizzato da SRM, il Centro Studi collegato al Gruppo Intesa Sanpaolo e sostenuto dalla Fondazione Compagnia di San Paolo.
Nel dossier spazio anche per un intervento del presidente dell’Adsp Pino Musolino in qualità di presidente di MEDPorts, l’associazione che è la casa dei porti del Mediterraneo. Il numero uno di Medports ha avuto l’opportunità di discutere delle sfide e delle prospettive della portualità europea nel Mediterraneo, tornato al centro del contesto geoeconomico e delle rotte del commercio internazionale.
«I porti del futuro prossimo venturo debbono essere, oltre che centri logistici, anche degli ecosistemi di imprese che - interconnesse e in relazione - si legge nella puntuale intervista contenuta nel dossier - creano valore aggiunto attraverso l’accorciamento delle catene logistiche, aggiungendo attività di lavorazione e semi lavorazione in porto o nelle aree limitrofe. Allo stesso tempo i porti devono passare dall’essere infrastrutture energivore a centri di produzione di energie rinnovabili e di economia circolare, con forti comunità energetiche portuali, che mirino nel medio periodo se non all’indipendenza, almeno alla riduzione della dipendenza da fonti esterne».
Un ruolo fondamentale possono svolgerlo proprio associazioni come Medports, con il presidente Musolino che ha messo in campo un lavoro di rilancio che affonda le sue radici su due concetti come condivisione e partecipazione, importanti per stringere ancora di più i rapporti tra gli scali che già fanno parte della realtà e, allo stesso tempo, per ampliare la platea.
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