CIVITAVECCHIA – Sta per entrare nella storia portuale di Civitavecchia il primo megayacht realizzato integralmente nel nuovo cantiere Tankoa, sorto sulle ceneri dell’ex Privilege. Tra questa sera e domani, infatti, prenderanno il via le operazioni di trasferimento dell’imbarcazione: sarà trasportata dalla Mattonara alla banchina 32, dove ad attenderla sabato mattina ci sarà una chiatta destinata a condurla fino a Genova per le fasi finali di allestimento.

Un passaggio simbolico e concreto, che sancisce il ritorno alla produttività di un’area rimasta per troppo tempo silente, con lo scafo del P430 a testimoniare ancora il fallimento del vecchio progetto.

«Tra oggi e domani – ha spiegato infatti il commissario straordinario dell’Adsp Pino Musolino - verrà varato e messo in acqua il primo vero yacht fatto totalmente a Civitavecchia da Tankoa. Un’operazione notturna, per non interferire con le attività portuali, ma che segna un momento storico: non stiamo più parlando di progetti futuri, ma di un'imbarcazione vera, costruita qui, da manodopera locale».

A causa delle avverse condizioni meteomarine, l’arrivo della chiatta è slittato di qualche giorno, ma tutto è ormai pronto. Si tratta di un’operazione straordinaria sotto ogni punto di vista, coordinata con il supporto tecnico delle ditte Fagioli e Piccini, entrambe leader a livello internazionale nei trasporti eccezionali e nel sollevamento industriale. Lo yacht – lungo circa 40 metri – verrà issato su carrelli speciali e condotto fino alla banchina, Da lì, inizierà il suo viaggio verso Genova dove saranno completati gli allestimenti finali: verniciatura, arredi interni, impianti elettronici e finiture di lusso che porteranno l’imbarcazione al suo stato definitivo. Un’operazione spettacolare, inedita per il porto che, come ricordato da Musolino, rappresenta «la vera conclusione di una battaglia durata anni per restituire dignità e visibilità a un pezzo di porto che gridava vendetta».
Da zona abbandonata a polo produttivo d’eccellenza: il cantiere Tankoa è oggi una realtà concreta e visibile, e non più una promessa.