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CIVITAVECCHIA – I Carabinieri della Compagnia di Civitavecchia, con il supporto dei comandi territorialmente competenti, hanno eseguito questa mattina un’ordinanza con la quale si disponeva la custodia cautelare in carcere per due soggetti e la custodia cautelare ai domiciliari per altri due soggetti.
Il provvedimento è stato emesso dal Gip del Tribunale di Napoli su richiesta della Procura della Repubblica partenopea – VII Sezione, al termine di un’attività investigativa che ha fatto emergere gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, ritenuti parte di un’associazione per delinquere finalizzata alla commissione di truffe aggravate ai danni di persone anziane.
L’indagine, avviata dal Nucleo Operativo della Compagnia di Civitavecchia, ha preso le mosse da una serie di episodi sospetti e ha consentito di far luce su ben dodici truffe, messe a segno tra l’11 agosto e il 27 settembre 2022, nelle province di Roma, Foggia e Ascoli Piceno. Il bottino complessivo è stato quantificato in circa 45.000 euro in contanti, oltre a una quantità imprecisata di preziosi sottratti alle vittime.
È emerso che il gruppo criminale operava in modo ben organizzato, con una vera e propria "centrale chiamante", costituita da soggetti incaricati di contattare telefonicamente gli anziani e raggirarli con falsi pretesti, utilizzando schede telefoniche intestate fittiziamente a terzi per rendere più difficile l’identificazione. L’organizzazione poteva inoltre contare su appoggi logistici sparsi sul territorio nazionale, che facilitavano la consumazione dei reati.
Nel corso dell’attività investigativa, i Carabinieri hanno anche arrestato in flagranza di reato quattro soggetti, sorpresi mentre tentavano di mettere a segno ulteriori truffe. In questi casi è stato possibile recuperare e restituire ai legittimi proprietari la refurtiva, composta da denaro e gioielli.
L’indagine ha inoltre portato all’identificazione e al deferimento in stato di libertà di altri sette soggetti, anch’essi coinvolti a vario titolo in truffe ai danni di anziani.
Le indagini sono ancora in corso e si precisa che considerato lo stato del procedimento, indagini preliminari, l’indagato deve intendersi innocente fino ad eventuale accertamento di colpevolezza con sentenza definitiva.