CIVITAVECCHIA – Il 2023? Sicuramente l’anno record per le crociere. Il 2024? Sarà l’anno che vedrà consolidarsi un traffico diventato ormai strategico ma anche quello dei cantieri e delle opere da realizzare. È soddisfatto il presidente dell’Adsp Pino Musolino per come andranno a chiudersi questi dodici mesi. Un anno di rinascita piena, con Civitavecchia pronta a contare oltre 3,2 milioni di passeggeri crocieristi, oltre ad altri 2 milioni di passeggeri delle Autostrade del Mare. Numeri impensabili fino a qualche anno fa, quando la pandemia da Covid aveva infatti azzerato totalmente il settore. Eppure grazie al lavoro di tutto il porto, e del territorio, oggi si può parlare di un record assoluto. «Basti pensare - ha spiegato il presidente Musolino - che Genova e Napoli, al secondo e terzo posto in Italia, sommati non raggiungeranno il totale di Civitavecchia. E la Liguria, che comprende gli scali di Genova, Savona e La Spezia, non raggiungerà le crociere del Lazio. Ed il 2024, in previsione, sembra andare ancora meglio». Eppure non è stato tutto rose e fiori, lo ha confermato lo stesso numero uno di Molo Vespucci. Il 2023, infatti, è stato segnato da due «sentenze devastanti: la prima, quella sul navettamento, che ha rischiato di ostacolare proprio il traffico che più degli altri stava crescendo. L’altra - ha ricordato - quella sul Marina Yachting, una procedura nata nel 2015, chiusa finalmente nel 2023 dopo una lunga conferenza dei servizi e, dopo circa otto anni, costretta a ripartire da zero. Abbiamo riavviato già l’iter, ottenuto la proposta della Porto Storico; andiamo avanti. E tutto questo lo abbiamo fatto nello stesso mese in cui abbiamo dovuto appaltare tutte le opere del Pnrr previste. Oltre 180 milioni di euro, con le gare già chiuse: nel 2024 si apriranno tutti i cantieri, abbiamo assegnato tutto nei limiti e nei termini stabiliti dalle istituzioni europee». Si parla del prolungamento dell’antemurale, dell’apertura a sud dello scalo e del collegamento con l’ antemurale. Prorogata invece a fine marzo, così come per tutti gli altri porti, la scadenzaper il cold ironing. «A febbraio inoltre chiuderemo il cantiere per l’ultimo miglio ferroviario - ha concluso Musolino - abbiamo anche completato i dragaggi ed approvato il documento di pianificazione strategica degli scali. A questo si aggiunge l’obiettivo del porto Core, con l’Europa che ha approvato definitivamente l’ultima versione delle reti Ten-T». Da gennaio quindi Civitavecchia sarà a tutti gli effetti porto Core, e questo consentirà di poter accedere a tutta una categoria differente di fondi ed investimenti «con uno status - ha concluso Musolino - che ci responsabilizza e ci dà grande soddisfazione».

ROMA CRUISE TERMINAL – John Portelli, direttore generale di Rct, la società composta da Msc, Royal Carebbean e Costa Crociere, non può che confermare l’anno record per le crociere: perché un numero tra i 3,2 e i 3,3 milioni di passeggeri non era mai stato raggiunto da alcun porto italiano finora. «I numeri sono più che confortanti ed hanno superato le nostre più rosee aspettative - ha evidenziato - nel 2023 ci sono state 1700 navi che hanno fatto scalo a Civitavecchia e 1,6 milioni di croceristi in turn around, ovvero che hanno iniziato o terminato la vacanza qui. Una cifra importante, soprattutto per l’indotto che crea». Intanto nel 2024, che vedrà crescere ancora di più questi numeri, Rct ha deciso di potenziare anche le infrastrutture. Sono infatti iniziati i lavori per dotare il terminal Vespucci di pannelli fotovoltaici che verrà alimentato in maniera completamente green. A febbraio verrà smantellato il vecchio terminal Bramente e verranno realizzati i sottoservizi per il nuovo terminal che verrà realizzato sempre sulla banchina 12 sud, ma in posizione più arretrata per essere in linea con il terminal Vespucci. e che sarà completato nel 2025, anche questo autosufficiente dal punto di vista energetico. Un anno quindi di grandi cambiamenti.

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