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CIVITAVECCHIA – Un rumore incessante e spesso assordante, odori nauseabondi che si diffondono nell’aria e obbligano a chiudere le finestre anche durante le notti estive. È questo il quadro descritto da alcuni residenti della zona adiacente alla stazione ferroviaria, che hanno deciso di scrivere una lettera aperta al sindaco Marco Piendibene per denunciare una situazione che – a loro dire – peggiora anno dopo anno. Pur riconoscendo l’inevitabilità del traffico ferroviario in una città portuale, i cittadini sottolineano come i livelli di inquinamento acustico siano ormai ben oltre i limiti previsti dalla normativa. «Abbiamo effettuato delle misurazioni autonome – si legge nella segnalazione – e in più occasioni il rumore ha superato non solo i 70 decibel consentiti di giorno e i 60 di notte, ma ha raggiunto picchi anche dieci volte superiori». Il riferimento normativo è al D.P.R. 459/1998, che impone al gestore ferroviario l’obbligo di monitorare le aree a rischio e intervenire con misure di contenimento e abbattimento del rumore. La proposta avanzata dai cittadini è semplice: installare pannelli fonoassorbenti lungo la linea, come già avviene in molte città italiane ed europee. Ma non è solo il rumore a preoccupare. Nella lettera si denuncia anche “lo stazionamento, talvolta per giorni, di treni merci maleodoranti, che – secondo quanto riferito da alcuni lavoratori – trasporterebbero rifiuti”. Il risultato è un odore acre e persistente che invade le abitazioni, soprattutto nelle ore notturne. «I disturbi legati al rumore e agli odori – concludono i residenti – compromettono la qualità della vita, il sonno, le relazioni e perfino la salute. È ora che il Comune si faccia carico di un problema che riguarda migliaia di cittadini e che non può essere risolto con soluzioni individuali».
L’auspicio è che questa volta l’amministrazione comunale non ignori l’appello, come accaduto – denunciano – con le precedenti giunte. E che si apra finalmente un confronto serio tra istituzioni, gestori ferroviari e cittadini.
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