CIVITAVECCHIA – Tankoa Yacht pronta a debuttare a Civitavecchia. È quanto scriveva, qualche giorno fa, il giornale specializzato “Super Yacht 24” riportando le dichiarazioni di Guido Orsi, marketing & communications manager. «La nostra idea su Civitavecchia è quella di realizzare scafi e internalizzare quindi parte dell’attività di saldatura – si legge - lavori che fino ad oggi sono stati esternalizzati e che potremo riportare al nostro interno beneficiando così di un controllo diretto sulla qualità del lavoro svolto». A maggio scorso il Ceo della società, l’ingegner Vincenzo Poerio, aveva annunciato proprio la volontà di Tankoa di creare a Civitavecchia un importante polo della cantieristica, guardando con interesse le aree ex Privilege Yard all’interno del porto dove, da anni ormai, è rimasto abbandonato lo scafo del P430. «Ci sono le premesse per riavviare il processo già iniziato anni fa, in modo produttivo - aveva sottolineato l'ingegner Poerio - questo territorio vanta competenze in ambito meccanico, di carpenteria, elettrico. Professionalità che possono essere impiegate in questo progetto, inizialmente indirizzato al preallestimento delle imbarcazioni, alla lavorazione di acciaio ed alluminio, impegnandoci nella formazione di personale e aziende, per arrivare magari dopo 4/5 anni a poter ampliare l’attività, pensando anche a manutenzioni e riparazioni». Così il cantiere navale di Genova ha intenzione di sviluppare la propria attività anche a Civitavecchia. Per questo, nei giorni scorsi, sarebbe arrivata a Molo Vespucci una prima richiesta ufficiale per aprire l’iter di concessione per parte dell’area del cantiere ex Privilege. «A Civitavecchia – ha detto ancora Orsi e riportato sul sito specializzato - inizieranno a operare quasi da subito su un terzo della superficie disponibile sull’ex Privilege. L’Adsp metterà a disposizione le aree sia per attività di logistica che di carpenteria navale». La maggior parte della superficie, infatti, continuerà ad essere messa a disposizione dell’automotive, come da ordinanza del presidente Musolino - firmata a maggio scorso e valida per sei mesi – per destinare parte degli undici ettari al deposito temporaneo di merci.

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