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CIVITAVECCHIA – «Una storia vincente di resilienza del territorio: una vittoria di tutti». Le parole del presidente dell’Adsp del Mar Tirreno centro settentrionale Pino Musolino sono chiare: aver raggiunto quello che, a tutti gli effetti, è un risultato storico non solo per il porto ma per l’Italia intera è motivo di soddisfazione e segno tangibile che il lavoro di squadra premia.
Civitavecchia infatti può vantare oggi un primato mai raggiunto da altri scali italiani: quello di aver raggiunto, già al 31 ottobre, i 3 milioni di passeggeri crocieristi. Ma non basta, perché come confermato dal general manager di Roma Cruise Terminal John Portelli, si appresta a chiudere il 2023 con 3,2 milioni di passeggeri. E hanno voluto essere presenti all’appuntamento di oggi a Molo Vespucci i viceministri delle Infrastrutture e dei Trasporti on. Edoardo Rixi e on. Galeazzo Bignami, l'on. Mauro Rotelli, presidente della Commissione Ambiente della Camera dei Deputati, l'on. Roberta Angelilli, vicepresidente della Regione Lazio, gli assessori regionali Rinaldi e Ciacciarelli (quest’ultimo da remoto). Oltre al sindaco Ernesto Tedesco che ha sottolineato il grande lavoro del territorio e l’importante collaborazione costante con l’Authority.
Sempre di Civitavecchia il precedente record, fermo a 2.696.000 crocieristi. Poi la pandemia, con il Covid che sembrava aver inferto un colpo letale all’economia tutta e al turismo in particolare. Eppure proprio Civitavecchia ha continuato a lavorare, senza farsi scoraggiare, ma anzi rimanendo un punto di rifermento per le compagnie armatoriali; tanto che dal porto di Roma, grazie alle best practices esportate poi in tutto il mondo, sono ripartite proprio le crociere. E lo hanno fatto alla grande, aggiungendo altri 400mila passeggeri al record precedente.
«Non era un risultato scontato – ha commentato il presidente Musolino – in due anni e mezzo abbiamo ribaltato la negatività e le difficoltà del Covid, raggiungendo in anticipo un risultato che avevamo previsto per il 2024». Interessante sarà vedere poi quelli che saranno i numeri, a fine anno, di Barcellona, finora primo porto del Mediterraneo. «Quello che stiamo celebrando oggi – ha evidenziato il viceministro Rixi – è il segno tangibile della ripresa post covid, in un periodo tra l’altro non facile, considerato lo scenario internazionale che stiamo vivendo». Risultati che confermano, a detta del viceministro, come l’Italia continui a rappresentare una importante piattaforma logistica sul Mediterraneo, “sicura, efficiente ed efficace”. Numeri che impongono anche una serie riflessione, lo ha ribadito l’onorevole Rixi, su quelle che sono le infrastrutture da potenziare, sui cantieri da aprire, sui lavori da svolgere per migliorare la qualità dell’offerta. «Siamo impegnati affinché anche questa area abbia i giusti finanziamenti – ha aggiunto – ci sono altre sfide, come il Giubileo o Expo: bisogna farsi trovare pronti». In questo senso proprio il viceministro non ha chiuso la porta alla possibilità di poter reperire i 45 milioni di euro che l’Adsp ha chiesto – anche attraverso una riassegnazione delle risorse o una ridistribuzione di fondi Pnrr inizialmente destinati ad opere che non potranno essere realizzate – per il completamento del prolungamento dell’antemurale. Anche la Regione Lazio, in particolare con il vicepresidente Angelilli, ancora una volta a Civitavecchia, ma anche con gli assessori Ciacciarelli e Rinaldi, ha confermato il pieno e totale sostegno al territorio, partendo da quelle che sono le sue potenzialità, come appunto lo sviluppo del settore delle crociere. «Attenzione su questo quadrante – ha quindi aggiunto l’onorevole Rotelli – che continuiamo a tenere alta, considerati gli obiettivi importanti da realizzare».
Il viceministro Bignami, sottolineando l’importanza di questi numeri ed il target raggiunto, ha voluto puntare l’accetto sull’aspetto, non di poco conto, legato alla percentuale di crocieristi in turn around, che conferma una presenza maggiore sul territorio e la necessità di dover rispondere in maniera efficiente, anche dal punto di vista ricettivo.
A snocciolare i numeri è stato il manager di Rct Portelli, che appunto auspica il raggiungimento dei 3,2 milioni di crocieristi a fine 2023, con 800 navi circa «andando oltre nel biennio 2024-2025, quando contiamo di arrivare fino a 3,5 milioni di passeggeri: questo è il nostro obiettivo – ha sottolineato – dal 2007 al 2023 a Civitavecchia sono arrivati 38 milioni di crocieristi. Oggi siamo arrivati ad una percentuale di turn around del 47%: un grande risultato se si pensa che nel 2018 eravamo al 38% e conferma Civitavecchia come hub della crocieristica a livello mondiale. Se si pensa che per ogni nave in turn around lavorano circa 120 portuali, 30 persone delle security, 200 tra tassisti, ncc e bus, 100 hostess, oltre a piloti, ormeggiatori, agenzie il conto è presto fatto. Abbiamo iniziato con navi da 2mila passeggeri, oggi ne arrivano alcune da 6mila passeggeri, lunghe 360 metri». In questi anni Civitavecchia ha contato 16 milioni di passeggeri in più rispetto al business plan del 2005: da qui la necessità di migliorare il servizio, tanto che a febbraio partiranno anche i lavori del nuovo terminal Bramante.
«Grazie davvero a tutti coloro che, quotidianamente, contribuiscono alla crescita di questo porto – ha quindi concluso Musolino, rivolgendosi alla Capitaneria di porto presente in sala, insieme a forze dell’ordine, dogane e tutto il cluster portuale – solo con la collaborazione si riescono a raggiungere simili risultati».