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CIVITAVECCHIA – Una rivoluzione storica. Un porto che vira verso una nuova operatività ed una città che si riappropria di uno spazio importante, quell’antemurale da tempo non più fruibile.
Il presidente dell’Adsp Pino Musolino, insieme al sindaco Marco Piendibene, il direttore marittimo del Lazio Michele Castaldo, e le ditte impegnate, ha svolto un sopralluogo al cantiere aperto per l’apertura a sud, con la realizzazione del nuovo accesso al bacino storico e il futuro nuovo collegamento con l'antemurale.
«Questa è una delle opere finanziate dal Pnrr che parte nel rispetto dei tempi imposti – ha confermato il presidente Musolino – parliamo di un progetto da 81 milioni di euro, investiti facendo lavorare anche imprese del territorio». Dell’esecuzione dei lavori si occuperà l’Ati composta da Consorzio stabile Grandi Lavori (capofila), insieme a Sales e Impresa Sacchetti, azienda locale, a conferma di come, progetti del genere, riescano a valorizzare eccellenze imprenditoriali locali. Nella direzione dei lavori sono coinvolte invece le società Rogedil Servizi e React Studio.
«Si sta scrivendo la storia di questo porto – ha aggiunto Musolino – l’apertura a Sud, insieme al bacino che dovrà essere realizzato, cambia radicalmente il profilo del porto e, di conseguenza della città, e guarda con fiducia al futuro. In particolare, con i fanghi di risulta dei dragaggi e dell’apertura, andiamo a realizzare anche una penisola nuova, prolungando il percorso pedonale della Marina e regaliamo alla città un nuovo spazio vivibile, garantendo sempre più permeabilità tra porto e città, dove ovviamente l’operatività e la sicurezza, come d’accordo anche con la Capitaneria di porto, lo consentono. Questa nuova area avrà una serie di arredi urbani e spazi verdi per una piena fruizione».
LA FINE DELL’ANTEMURALE? Su questo aspetto il presidente dell’Adsp è stato chiaro. I lavori di oggi non vanno visti come un «depauperamento per la città», ma come l’attuazione di una «politica di sviluppo, creando – ha spiegato – uno spazio tutto nuovo, per la città, per una fruizione migliore». Un modo per poter godere di una vera e propria passeggiata in mezzo al mare, con arredi urbani adatti, spazi per bambini, aree a servizio di cittadini e turisti. Un recupero, migliorandolo sotto tutti i punti di vista, dello stesso antemurale, che da anni per motivi di sicurezza non era più fruibile.
IL PROGETTO Con la realizzazione della complessa operazione portuale, verrà attuata la previsione di PRP (approvato nel 2012) di creare una separazione fisica e funzionale tra il porto storico ed il porto commerciale con conseguente recupero dei valori storici, culturali e archeologici del Porto Romano e dare continuità a tale ambito portuale di pregio con la città e il suo waterfront. Il complesso dell’intervento prevede la realizzazione di una nuova Diga foranea con estensione verso la direttrice sud per 212 m costituita da n.8 cassoni in cls di dimensioni, Lung.30m – Larg. 20m H.14m e la creazione di una nuova imboccatura portuale di larghezza sul l.m.m. pari a 97,00 m e pescaggio -8,50 slmm, tramite rimozione dell’attuale diga per un totale di circa 40.000 mc di materiale, oltre dragaggio di circa 69.000 mc e attività accessorie. Il nuovo collegamento con l’antemurale è una scogliera/rilevato stradale di circa 190 m con due assi stradali distinti uno a servizio del terminal crociere e l’altro a servizio dell’ambito storico posto sul lato sud del rilevato e percorsi pedonali. La realizzazione del nuovo accesso al bacino storico consentirà anche la realizzazione nell’ambito del molo di sottoflutto di una area di circa 14.000 mq che fungerà da raccordo con l’esistente passeggiate della Marina di Civitavecchia. Creando così uno spazio verde ricco di esperienze e attività, un nuovo polo attrattivo tra il porto storico e la città.
PORTO STORICO «Il vantaggio economico immediato - ha sottolineato - sta nel fatto che possiamo ripartire con il progetto del Marina Yachting che, ci tengo a ricordare, aveva dei proponenti disponibili a fare un investimento di circa 30 milioni di euro. Questo, una volta realizzato, sarà l’unico porto turistico di tutta la costa tirrenica italiana a poter ospitare navi fino a 160 metri. Il calcolo standard è 1.6-1.8 posti di lavoro per nave, avremo 140 posti nave. In più tutto l’indotto che un’attività di questo genere può creare, dall’attività di ricezione all’attività di nuove professioni, dall’ebanista all’arredatore al meccanico al carpentiere. L’obiettivo è creare un ciclo complessivo che permetta alla città di vivere di più e meglio il porto, nella parte dove si può. Mentre l’obiettivo del porto - ha concluso Musolino - è quello di avere una maggiore competitività, un’immagine rinnovata e creare ulteriori economie».
IL SINDACO PIENDIBENE «Un lavoro che cambierà radicalmente il porto di Civitavecchia – ha spiegato – questo cambiamento offrirà una complementarietà al porto, che ancora manca, riconnettendo in maniera robusta il porto a Civitavecchia e permettendo ai cittadini di vivere maggiormente spazio portuale. Grazie alla rimozione della diga sud, l’area diventerà più accessibile e fruibile. Ho inoltre ribadito al presidente Musolino lo spirito di collaborazione che anima l’Amministrazione Comunale nei confronti dell'Autorità Portuale. Sono certo che a lavoro ultimato vedremo restituita a Civitavecchia una parte essenziale della sua identità marittima».
CRONOPROGRAMMA Da cronoprogramma i lavori dovranno terminare antro il mese di novembre 2025 per procedere con il collaudo a maggio 2026.