CIVITAVECCHIA – È polemica sulle nomine dei nuovi presidenti delle Autorità di Sistema Portuale (Adsp) - e Civitavecchia non fa certo eccezione - con la Federazione Europea dei Manager dei Trasporti (Fict) pronta a fare ricorso al Tar dopo la proposta del Mit ricaduta sulla nomina del vicesindaco di Pisa Raffaele Latrofa.

Nel mirino, nomi inattesi, profili ritenuti “fuori requisiti”, tempi politicamente sospetti e ritardi su un processo che avrebbe dovuto garantire trasparenza ed esperienza specialistica.

La Fict guidata da Carlo Mearelli (ex presidente Assologistica), ha annunciato infatti ricorsi presso i tribunali amministrativi: secondo un suo staff legale, alcuni designati mancherebbero di “conoscenza ed esperienza in materia portuale” come previsto dalla legge. E non è solo Civitavecchia ad essere citata, ma anche ad esempio Taranto dove la proposta di nomina è ricaduta su Giovanni Gugliotti. Virale la sua audizione in Commissione Trasporti alla Camera, dove il professionista aveva anche ricordato di essere in possesso di una patente nautica, proprio a conferma della sua conoscenza marittima e del diritto della navigazione. Latrofa invece, laureato in ingegneria civile e responsabile regionale del Dipartimento Grandi Infrastrutture e Riqualificazione Urbana del partito Fratelli d'Italia, è vice sindaco di Pisa. Dal suo curriculum vitae - si legge della nomina da parte del ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin, tra gli esperti della commissione per la Valutazione di impatto ambientale del Ponte sullo Stretto, della delega alla navigabilità dell’Arno, della solida esperienza nell’amministrazione pubblica e nei lavori pubblici - non risulta esserre in possesso di una “comprovata esperienza e qualificazione professionale nei settori dell'economia dei trasporti e portuale” come richiesto dalla normativa vigente per essere nominato presidente di una AdSP. «Queste cose non possono passare - ha detto quindi Mearelli - c’è un tema di dignità professionale e di interesse nazionale. Ci rivolgiamo al Tar, al Consiglio di Stato e se serve anche all’Europa. I porti sono asset strategici non soltanto per l’Italia ma per tutto il sistema dell’Unione. Osserviamo - conclude Mearelli - che sulle nomine delle Autorità di sistema portuale c'è una mancanza di attenzione ai requisiti che impone la legge».

Civitavecchia è il primo porto crocieristico in Italia con i suoi oltre 3 milioni di passeggeri, il secondo in Europa con un testa a testa con Barcellona ed il quinto nel mondo. Un ruolo conquistato sul campo negli anni. Uno stop dovuto ai ricorsi e una impasse nelle nomine potrebbe mettere a rischio traffici, investimenti e progetti futuri. La situazione rischia di restare congelata se venissero presentati questi ricorsi. E la partita non è solo locale. Se davvero la nomina verrà impugnata, non è difficile immaginare una serie di contenziosi identici per altri porti, a partire ad esempio proprio da Taranto e Palermo, con l’intero sistema AdSP sotto accusa e freni diffusi.

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