CIVITAVECCHIA – Una mozione per la valorizzazione della Rocca. È quella che è stata illustrata ieri dal consigliere della Lega Pasquale Marino e approvata dalla massima assise, con l’obiettivo di impegnare il Sindaco e la giunta a convocare un tavolo tecnico con la Curia per valutare la possibilità concreta di realizzare progetti di valorizzazione che possano mettere prima in sicurezza la struttura, rendendola immediatamente fruibile, e considerando poi anche una eventuale cessione al comune di Civitavecchia. 

«La Rocca – ha ricordato Marino – si trova in una posizione strategica dal punto di vista turistico, tra piazza Calamatta e porta Livorno ma non gioca quel ruolo di attrazione che potrebbe avere se giustamente valorizzata. Serve sicuramente una messa in sicurezza ed un’opera di consolidamento, perché le condizioni sono preoccupanti. Parliamo di un luogo che è stato sede del Comune di Civitavecchia, colpito duramente dai bombardamenti, e che potrebbe diventare una risorsa, inserito in un percorso turistico culturale insieme al porto storico e al Forte Michelangelo». Oggi l’area è affidata alla Curia e da anni ormai sono presenti delle impalcature nella parte esterna, su piazza Calamatta, a tutela della sicurezza dei passanti. Non certo un bel vedere. «La Rocca versava in notevole degrado – ha aggiunto Marino - dal 2021 i volontari del Gar, gruppo archeologico romano sezione Ulpia, su incarico della Sovrintendenza e con l’approvazione del Vescovo, sono impegnati in un’opera di ripulitura, riscoprendo anche del basolato romano. Insomma, la Rocca potrebbe davvero diventare un punto cruciale per il traffico crocieristi, polo di attrazione per reperti e storia, trasformandosi in un luogo di aggregazione culturale, per ospitare mostre, concerti e spettacoli nel cortile, e magari pensando alla possibilità anche di ricostruire virtualmente il monumento, compresa la torre che esponeva alla città l’orologio. Una valorizzazione – ha concluso il consigliere Marino – che porterebbe indiscutibili vantaggi in termini culturali, turistici ed economici».