ALLUMIERE - Un pomeriggio di approfondimento sul tema dell’autonomia differenziata, un tema importante di cui però si sente parlare troppo poco. Dopo i saluti del segretario Aldo Frezza, a moderare l’incontro è stata Brunella Franceschini, che ha introdotto l’argomento spiegando quanto questo disegno di legge possa modificare la vita delle cittadine e dei cittadini con sostanziali cambiamenti che Andrebbero ad aumentare le disuguaglianze. L’avvocato Enrico Veneruso, rappresentante del Comitato Comprensoriale contro l’autonomia differenziata, ha espresso piena contrarietà a questo provvedimento, sottolineando il pericolo reale e concreto a cui andrebbe incontro il nostro paese: l’autonomia differenziata accentuerà le disuguaglianze, relegando il Mezzogiorno in una condizione di definitiva marginalità. Il Dott. Mauro Mocci ha invece parlato di sanità, concentrandosi sul pericolo che l’applicazione potrebbe avere sul SSN (servizio sanitario nazionale).

Un sistema sanitario basato su un concetto solidaristico che invece potrebbe non essere più in grado di fornire assistenza a tutti, lasciando sempre più spazio al privato. Ampio spazio è stato dato alla riflessione di Fabio Ascenzi, autore del libro “Autonomia o Secessione?”, che ha chiaramente spiegato la non sostenibilità di questa norma per il nostro Paese. Dopo una disamina di punti, Ascenzi ha concluso: non mi sembra che il disegno di legge Calderoli dia risposte adeguate. Mi preoccupano la continua tendenza verso la verticalizzazione della rappresentanza politica, con il ruolo del Parlamento e dei Consigli regionali ridotti a meri passaggi di ratifica; o ancora le modalità previste per la definizione e il finanziamento dei LEP. A concludere l’iniziativa due interventi di carattere più politico: Michela Califano ha chiaramente ricordato come si tratti di un compromesso tra le forze politiche di maggioranza, l’autonomia per la Lega, il premierato per Fratelli d’Italia, la riforma della giustizia per Forza Italia, tutte scelte politiche che tendono ad esautorare il Parlamento e indebolire la nostra Costituzione. Emiliano Minnucci ha concluso ricordando come nella storia dell’Italia si sia arrivati ad un concetto di autonomia che nel disegno di legge “Calderoli” è assolutamente sbagliato e nocivo per il nostro paese: per questo dobbiamo opporci, conclude Minnucci, portando avanti alcune importanti battaglie soprattutto nella sanità. Un incontro molto importante che serve anche a ricomporre una linea di azione di tutto quel mondo di sinistra che vede nella Costituzione e nei principi di unità, uguaglianza e solidarietà i valori fondanti che devono guidare il percorso e le scelte politiche. Ringraziamo tutti i relatori per la partecipazione e le persone intervenute. La programmazione del Partito Democratico non si ferma, a breve organizzeremo altre iniziative, prima su tutti la Festa del tesseramento.

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