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MONTEFIASCONE - «Parte delle tribune interdetta al pubblico da novembre, quando si interverrà?». A chiederlo la consigliera d’opposizione Maria Cristina Ranaldi (FdI), relativamente alla situazione degli spalti del campo da calcio di via Giuseppe Contadini a Montefiascone.
Le tribune dello stadio sono state transennate e chiuse al pubblico con l’ordinanza numero 24 del 24 novembre 2023. Dunque quattro mesi e mezzo fa. Nel cartello affisso tra le transenne si legge: «Vietato oltrepassare le transenne e sostare sotto la pensilina, ‘pericolo di crollo’».
«Era il 24 novembre 2023 – spiega la consigliera di Fratelli d’Italia Maria Cristina Ranaldi – quando è stato messo il divieto di passaggio in una parte della tribuna del campo da calcio di via Giuseppe Contadini a causa della copertura ammalorata. Quando si penserà ad intervenire e fare qualcosa? Al momento non sono stati neanche tolti i pezzi di legno che si sono staccati dalla copertura». L’ordinanza sindacale prima citata ha ordinato «l’interdizione temporanea con effetto immediato e fino a cessata necessità dell’area già preventivamente transennata, delle tribune sottostante la parte ammalorata della copertura lignea della gradinate del campo da calcio in località Fontanelle».
Da quel momento, l’area delle tribune sottostante la copertura è stata interdetta al pubblico e transennata. «La mancata manutenzione – aggiunge la consigliera d’opposizione – è sicuramente la causa di quello che è successo. È davvero avvilente la situazione del nostro stadio comunale di calcio. Oltre alla pista di atletica leggera, ormai da anni fatiscente, anche la tribuna, al momento, come è ben evidente risulta al 90% impraticabile. L’impatto visivo di chi viene ad assistere ad una partita di calcio è a dir poco spiacevole».
Ranaldi auspica quindi che, a breve, si procederà alla sistemazione della parte ammalorata della copertura. «Ci auguriamo tutti – conclude la consigliera d’opposizione – che a breve termine, almeno la copertura della tribuna, venga sistemata e riaperta al pubblico come lo è sempre stata. Cari amministratori, non ci sono più giustificazioni. Questa è manutenzione ordinaria dei beni del Comune, come le strade e tanto altro».
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