FIUMICINO - «Sono passati 5 mesi dall’insediamento della giunta Baccini e dell’amministrazione di centrodestra e ad oggi l’unica azione politica messa in atto è il ritorno alle consulenze esterne. A parlare è Massimo Iannarella, segretario di Sinistra italiana Fiumicino.

«500.000 euro di soldi pubblici - prosegue Iannarella - destinati all’assunzione di figure che secondo l’attuale amministrazione permetteranno di velocizzare la macchina amministrativa. Fermo restando che rimaniamo molto delusi dal pensiero secondo cui per questa amministrazione all’interno del Comune non vi siano figure cosi altamente specializzate che possano permettere ai cittadini di risparmiare soldi e qualificare il personale interno, ciò che in equal modo ci fa rimanere delusi è lo sperpero di soldi, ribadiamo 500.000 euro che avrebbero permesso di migliorare i servizi (tanto criticati) e di incrementare magari fondi ai servizi sociali (così da aiutare le numerose famiglie in difficoltà)».

«Vogliamo ricordare all’attuale amministrazione - sottolinea Iannarella - che il periodo storico che stiamo vivendo (causa guerra e post covid) vede aumento delle bollette a dismisura, aumenti della benzina senza precedenti per non parlare dei tassi di interesse sui mutui che stanno generando da una parte il raddoppio delle rate dei mutui e dall’altra l’impossibilità per molti di poter acquistare una casa. Problemi che un Comune dovrebbe tenere in considerazione e intraprendere azioni che aiutino le famiglie e i cittadini di Fiumicino. Le consulenze esterne non aiutano i cittadini di Fiumicino. Siamo onesti, da questa Amministrazione ci aspettavamo azioni di questo tipo (d’altronde c’è un programma elettorale che parla chiaro) ma destinare 500.000 euro per i prossimi 3 anni a consulenze esterne crediamo che siamo veramente un’azione sbagliata - conclude il segretario - che va contro ogni logica di sostegno e aiuto ai cittadini».

Una decisione, quella del ritorno alle consulenze non accolta con favore nemmeno dai capigruppo di opposizione a Fiumicino Ezio Di Genesio Pagliuca, Barbara Bonanni e Angelo Petrillo:

«Le consulenze sono strumento che negli anni passati si era deciso di non adottare, proprio nell’intento di valorizzare le professionalità che risiedono all’interno degli uffici comunali - dichiaravano i capigruppo -. decidere di spendere ben oltre mezzo milione di euro per le consulenze, senza considerare quelle legali e di carattere tecnico per i progetti che già l’Amministrazione ha in atto, è scelta inopportuna e improvvida per la quale abbiamo chiesto chiarimenti, anche perché non sono stati presentati, nel corso della conferenza capigruppo odierna, tutti i documenti allegati, così come previsto dai regolamenti e norme vigenti».