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TARQUINIA - Esperti di settore e massima condivisione per rilanciare le sorti del campeggio dell’Università Agraria di Tarquinia.
E’ la ricetta del candidato alla presidenza Roberto Fanucci, in vista del voto del 21 aprile.
A pochi giorni dal voto si intensificano gli interventi elettorali. Fanucci, candidato della lista Tarquinia terranostra, assicura la ripresa della struttura e stigmatizza la situazione attuale.
«Cancelli chiusi, degrado e abbandono: questa è l’attuale situazione del campeggio dell’Università Agraria di Tarquinia, un vero e proprio disastro. Perso tutto: le strutture sono ormai fatiscenti e inutilizzabili, l’avviamento commerciale è praticamente inesistente, a rischio la pineta malata e l’incolumità dei cittadini con alberi che rischiano di cadere da un momento all’altro. Questa è la realtà al di là dei proclami e delle foto celebrative di chi amministrava già. Siamo ormai al punto zero: il rischio non è non avere più un campeggio ma addirittura non avere più una pineta».
«Troppi errori - sentenzia Fanucci - Si è lasciato che l’incuria divenisse padrona di questi luoghi, non stiamo qui a dare colpe, ma questa è la situazione, un fallimento gestionale. Un’area dal grande potenziale, come dimostrano i campeggi confinanti, che oggi non produce alcun utile per l’Università Agraria, un paradosso pensando alla situazione economica dell’Ente. Una sola certezza: non può rimanere così, noi non staremo fermi ad aspettare, questo sito è la nostra priorità amministrativa, non c’è più tempo da perdere. Serve un progetto serio e condiviso, senza improvvisare, noi non ci rivolgeremo agli amici degli amici, ma ad esperti di settore che sappiano valutare il destino della struttura».
«Va fatta una riflessione a 360 gradi sul destino dell’area e siamo aperti ad ogni soluzione senza preconcetti - dice Fanucci -Una garanzia: una decisione così importante va presa insieme a tutti cittadini, ascoltando, non possiamo permetterci gli errori del passato. Garantiamo trasparenza assoluta, condivisione, procedure pubbliche in ogni passaggio. Un rilancio che deve portare utili economici all’ente, occupazione per i cittadini e la messa in sicurezza della pineta a livello ambientale, anche di quella che si estende oltre il campeggio».
«Quest’area va valorizzata nel suo complesso, occorre un obiettivo comune con le altre realtà e con le attività commerciali piccole e grandi presenti nella zona».
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