CIVITAVECCHIA – «Il futuro candidato sindaco di Civitavecchia deve essere di Fratelli d’Italia». È chiara l’indicazione data dal senatore Marco Silvestroni, presidente della federazione dei circoli della provincia di Roma di Fratelli d’Italia che, venerdì, era in città dove ha voluto che si tenesse l’esecutivo provinciale del partito. Un segnale forte, di presenza e di interesse, per una città importante, in vista delle prossime elezioni amministrative. «Siamo alle battute finali - ha confermato - c’è da registrare qualcosa ma su un punto abbiamo trovato convergenze». Il partito di Giorgia Meloni, quello che in questi anni è cresciuto in modo esponenziale trainando oggi la coalizione, rivendica quindi il sindaco. Lo ha ribadito anche il capogruppo di FdI in Città metropolitana Massimo Ferrarini che ha aggiunto: «Il candidato sindaco di Fratelli d’Italia deve avere un passato certificato con il partito - ha sottolineato - la vivacità del dibattito politico è sempre positiva. Siamo in dirittura d’arrivo e concordo con quanto detto da Silvestroni».

Nel corso della riunione, che si è svolta all’aula Calamatta di Palazzo del Pincio, erano presenti diverse decine di esponenti del partito, e si è discusso della situazione dei comuni chiamati al voto a giugno. Per Civitavecchia sono intervenuti, tra gli altri, Emanuela Mari e Andrea Volpi, e Giancarlo Frascarelli e Simona Galizia, per cercare di fare il punto su quello che è uno dei comuni piuù importanti del Lazio. È stato tracciato un identikit del possibile candidato sindaco, ma non sono stati però avanzati nomi. Servirà almeno un altro passaggio, con una nuova riunione dell’esecutivo che si svolgerà questa volta a Tivoli: l’obiettivo è arrivare, in quell’occasione, ad una sintesi condivisa per portare al tavolo regionale un nome che possa essere condiviso dalla coalizione, o comunque dalla Lega. Il partito di Salvini, infatti, al momento ha un sindaco uscente da poter riproporre. Ma FdI sul punto è convinta di poter proporre una candidatura forte, in grado di unire e aggregare maggiormente. Resta Forza Italia, oggi convinta di voler correre da sola: il generale Poletti è sostenuto dagli azzurri, o almeno da una parte del partito. C’è da ricordare però l’invito rilanciato più volte di un centrodestra unito da parte del vicepremier Antonio Tajani e anche dal coordinatore provinciale Alessandro Battilocchio. Le prossime settimane saranno quelle decisive.

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