MONTEFIASCONE - La faccenda del taglio di pioppi secolari sul colle falisco, continua a tenere banco e, adesso, il coordinatore locale di Fratelli d'Italia Massimo Ceccarelli, nonché consigliere comunale di opposizione, chiede ai colleghi provinciali del partito di fare un'interrogazione sulla vicenda.

Sulla questione, la scorsa settimana erano intervenuti anche Andrea Danti, Orietta Celeste, Maria Cristina Ranaldi e Paolo Domenico Manzi, oltre allo stesso Ceccarelli. La minoranza, in particolare, aveva espresso forti dubbi sulla correttezza dell’iter amminstrativo seguito per il taglio delle piante. Anche perché, nonostate le richieste di spiegazioni, l’amministrazione aveva fatto orecchie da mercante.

La vicenda risale al maggio dello scorso anno, mese in cui vennero abbattuti i tre grandi pioppi sul lungolago. «In data 9 marzo 2022 - avevano spiegano i consiglieri di minoranza in una nota - la Provincia di Viterbo, a firma del responsabile zona 1 Luciano Cimarello e del dirigente del Settore Tecnico autorizzava il privato al taglio e all’estirpazione delle 3 piante secolari di pioppo». «Dopo la risposta ottenuta a distanza di un anno – spiega Massimo Ceccarelli – con continui solleciti di accesso agli atti e dopo aver più volte chiesto al consiglio comunale una risposta ancora oggi rimangono dei dubbi. Speriamo che la Provincia possa fare chiarezza in modo tale che il caso si chiuda. Dubito fortemente - conclude - perché i dati e i fatti sembrano sollevare tantissimi dubbi sulla legittimità dell’autorizzazione concessa per il taglio dei tre pioppi secolari sul lungolago avvenuto nel maggio 2022».

Un’altra grana per il governo guidato da Giulia De Santis che, martedì prossimo, giorno in cui è stato fissato il consiglio comunale, dovrà sostenere la prova del nove.

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