VIGNANELLO - L’Arci di Vignanello, in linea con il comitato provinciale di Viterbo e con Arci nazionale, vuole esprimere tutta la sua preoccupazione a seguito della pubblicazione, da parte del ministero dell’Ambiente, della Cnai,la Carta nazionale delle aeree idonee alla costruzione del deposito nazionale di scorie nucleari. La Cnai individua ben 5 aree idonee nelle immediate vicinanze di Vignanello, di cui 3 specificatamente all’interno del territorio comunale.

«Ci chiediamo - si legge nella nota - come siano state ritenute “idonee” aree che sono densamente popolate, a vocazioneprettamente agricola e di interesse archeologico e naturalistico. La costruzione del deposito – che occuperàun’area di 150 ettari – risulterebbe impattante in maniera assolutamente negativa sull’economia delterritorio, nonché sullo sviluppo turistico, decisamente incrementato in questi ultimi anni. Vogliamo inoltre sottolineare - aggiungono dall’Arci - che la costruzione di un deposito nel nostro territorio significherebbe andare a comprometterne ulteriormente la biodiversità, già minacciata dalla monocoltura intensiva del nocciolo. Siamo consapevoli della assoluta necessità della realizzazione del deposito nazionale, ma ci chiediamo come mai il ministero non abbia preso in considerazione le osservazioni presentate da enti pubblici e privati al seminario nazionale della Sogin, organizzato in seguito alla pubblicazione della Carta delle aree potenzialmente idonee a gennaio 2022. Inoltre, non ci risulta pervenuta alcuna risposta alla richiesta di incontro da parte di 35 sindaci di altrettanti comuni della Tuscia inviata al ministro Fratin a marzo 2023». «Ci impegneremo affinché ciascun residente nel comune di Vignanello diventi sentinella attiva nel difendere il proprio territorio. A tal fine l’Arci intende promuovere insieme a tutte le associazione e enti pubblici e privati azioni di sensibilizzazione mediaticamente rilevanti», concludono dall’Arci.

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