SANTA MARINELLA - Si è riunita, nella Perla del Tirreno, la Commissione 3. All'ordine del giorno: gli atti propedeutici l'adozione del Pua di Utilizzazione degli Arenili, secondo gli indirizzi definiti dal regolamento regionale n.19/2016 e che dovrà essere votato nel consiglio comunale del 28 dicembre prossimo. «La consultazione dei numerosi atti che compongono il PUA è stato sollecitata varie volte dai consiglieri di minoranza ma è stata messa a disposizione degli stessi solamente giovedì 21 dicembre». A sottolinearlo i consiglieri di opposizione di centrodestra. «Durante i lavori abbiamo ribadito che questo strumento di così vitale importanza per la nostra città e che andrà a programmare e pianificare le aree demaniali marittime, sarebbe dovuto essere presentato e concertato con i cittadini, con le associazioni di categoria (che avevano fatto domanda per un incontro a metà novembre, inevasa). Al contrario, si evince, da parte della maggioranza che governa la nostra città, un evidente intento di imporre l’approvazione a scatola chiusa di un provvedimento che andrà a definire gli equilibri socioeconomici, paesaggistici e ambientali di Santa Marinella dei prossimi trent’anni. Un provvedimento che prevede l’approvazione di 12 nuove concessioni e 12 spiagge libere con servizio a Santa Marinella e di 6 nuove concessioni e 7 spiagge libere con servizi a Santa Severa cui 12 per spiagge libere attrezzate, la cui scelta o ubicazione dovrebbe essere oggetto di un dibattito approfondito. Abbiamo chiesto che, anche a tutela dello stesso provvedimento -che può essere oggetto di contenziosi e impugnazioni- nessuno che ha potenziali conflitti di interesse sulla materia debba partecipare alla votazione in aula - proseguono i consiglieri - Il dirigente comunale responsabile del servizio e i colleghi di maggioranza non hanno saputo spiegarci i criteri, la logica, i principi di equità nell'assegnazione di nuove concessioni e convenzioni. Ci uniamo allo sconcerto e allo sconforto degli stessi consiglieri di maggioranza presenti in commissione e chiediamo loro di non votare questo piano che umilia i cittadini tutti. Auspichiamo che questo scempio non venga approvato. Qualora, nonostante tutto, si decidesse di votare a scatola chiusa, obbligata dal solito autoritario sindaco, l'unico, da quello che abbiamo potuto notare, ad aver redatto insieme ai 2 architetti il piano, abbiamo già intenzione di chiedere come opposizione, unitamente alle rappresentanze di categoria, un incontro con l'assessore preposto al Demanio della regione per trasmettere la parzialità dell'atto adottato».

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