CIVITAVECCHIA – «Il convegno organizzato nei locali dell’Interporto per il prossimo 19 aprile dai comitati per il ripristino della linea ferroviaria Civitavecchia Capranica Orte rappresenta un momento importante nelle iniziative previste nell’ambito della “Primavera della mobilità dolce 2024” egiunge nella nostra città proprio all’inizio della campagna elettorale per le amministrative».

Inizia così una nota della coalizione del candidato del Centrosinistra Marco Piendibene che prosegue: «A fianco dei comitati e delle associazioni promotrici ci sono tutti i comuni del viterbese interessati all’opera: da tempo, unitariamente, si battono per ottenere il ripristino, a fini turistici e commerciali, di una linea ferroviaria storica, che interessa la nostra città nel primo importantissimo tratto: per questo motivo salta agli occhi l’assenza,nella locandina di presentazione del convegno, proprio dell’amministrazione comunale di Civitavecchia, dove si svolgel’iniziativa».

La coalizione si dice apertamente favorevole «al ripristino della tratta ferroviaria:analoghe iniziative realizzate in Italia hanno avuto clamorosi successi in termini di attrattiva turistica, in quanto rappresentano modalità intelligenti di riconnessione dei cittadini con la natura, attraverso percorsi di mobilità sostenibile. Inoltre, l’interesse turistico è coniugabile con la vocazione originaria della linea ferroviaria, ossia quella commerciale: il ripristino della linea consentirebbe di liberare parte del traffico merci su gomma in entrata e uscita dal porto di Civitavecchia a vantaggio di quello su ferro, con significativi benefici sull’ambiente. Benefici ulteriormente accresciuti dalla possibilità di poter alimentare i treni con l’idrogeno, quindi linea a zero emissioni: proprio su questo e su altri progetti basati sull’impiegodell’idrogeno sta lavorando la società Interporto, che punta molto su questa innovativa filiera e, per questo ma non solo, merita un plauso generale. Infine, è del tutto evidente che con il ripristino della line ferroviaria si getta un ponte di collegamento, anche su rotaie, fra il Tirreno e l’Adriatico, completando, con la realizzazione del tratto finale della strada di collegamento Civitavecchia Orte, il sistema infrastrutturale dei trasporti necessario all’economia del territorio e dell’intera Italia Centrale. Basti pensare che con la riattivazione della ferrovia verrebbero collegati, oltre ai porti di Civitavecchia e Ancona e gli Interporti di Civitavecchia e Orte, anche 4 nodi ferroviari (Civitavecchia, Capranica, Fabrica di Roma e Orte)».

Secondo la coalizione per Piendibene sindaco «il progetto oggetto del convegno è pienamente in linea con la nuova idea di sviluppo sostenibile che pensiamo per la nostra città, alternativo alla monocultura industriale, basato sull’ambientalizzazione del porto, sulla produzione di energia pulita e sulla valorizzazione delle caratteristiche dell’intero territorio dell’alto Lazio e della Tuscia, integro dal punto di vista ambientale; con ciò la possibilità di rilancio di una nuova economia turistica rivolta anche al traffico crocieristico diversificando l’offerta e, di conseguenza, la creazione di nuova occupazione di qualità. Ora – incalzano dalla coalizione – ci aspettiamo un impegno concreto da parte di Regione Lazio e Governo, anche in considerazione che questo progetto non parte ora, ma ha già una storia fatta di atti politici e amministrativi: L’Unione Europea ha ritenuto l’opera di rilevanza nazionale ed internazionale, quindi necessaria, perché fa parte della rete ferroviaria Transeuropea TEN T Berlino-Orte-Palermo; esiste già un progetto realizzato nel 2011 da Italferr, società partecipata di FS, e finanziato da Unione Europea, Regione Lazio, Interporto di Orte e Porto di Civitavecchia; c’è uno studio di fattibilità redatto dalla stessa Italferr, per il quale è stata fatta presso la Regione Lazio la Conferenza dei servizi; c’è anche una relazione tecnica redatta da RFI, nella quale vengono quantificati anche i costi dell’opera; si sono svolte audizioni sia presso la Commissione Trasporti della Camera dei Deputati, sia presso il competente assessorato alla Regione Lazio; c’è un ordine del giorno approvato all’unanimità dal Consiglio regionale del Lazio a gennaio 2016, che indica come prioritaria la riapertura della Ferrovia Civitavecchia Capranica Orte. Inoltre, Anche il consiglio comunale di Civitavecchia ha approvato un ordine del giorno favorevole alla riapertura».

La coalizione non ha dubbi: «Il piano degli investimenti previsto dal progetto deve essere, probabilmente, aggiornato, ma in ogni caso i vantaggi derivanti dalla realizzazione dell’opera giustificano ampiamente il costo economico, rendendo l’intera operazione finanziariamente sostenibile».

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