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LADISPOLI - La cocciniglia continua a fare strage dei pini in città - «mentre quasi tutti i Comuni hanno adottato i provvidementi obbligatori» - «a Ladispoli nulla risulta essere stato fatto». Torna all'attacco il Partito democratico ladispolano. «Senza interventi rischia di sparire il nostro patrimonio naturalistico e ambientale». Dito puntato contro l'amministrazione comunale: «Non ha fatto i trattamenti previsti alle alberature di proprietà pubblica né ha emanato ordinanze verso i privati proprietari di tali alberature. Nonostante la legge e i decreti - incalzano ancora i dem - prevedano tempi precisi e sanzioni per chi non provvede».
«Gli amministratori del nostro Comune non ritengono questa una priorità, anche se più volte da noi sollecitati . In alcuni punti i filari di pini appaiono già compromessi e condannati se non si interverrà in tempi strettissimi: è così per i pini della strada che porta verso il Castellaccio, per quelli sul rettilineo dell'Aurelia e per quelli della via Corrado Melone. Questi ultimi piantati quando alla fine dell'800 fu realizzata la strada da Palo alla nuova Ladispoli. È un patrimonio naturalistico che segna anche la storia del nostro territorio - evidenziano ancora dal Partito democratico - Rischia di scomparire: purtroppo chi mette in Bilancio un milione e trecento mila euro per feste ed esibizioni non ha la sensibilità di metterne poche decine di migliaia di euro per salvare il nostro ambiente e la nostra storia». Da qui l'appello alle associazioni cittadine, «soprattutto a quelle ambientaliste e attende al nostro patrimonio naturalistico», «ad attivarsi e mobilitarsi per un obiettivo per il quale tutti dovremmo avere la stessa sensibilità».
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