S. MARINELLA – La lista di minoranza in consiglio comunale Coalizione Futuro spiega perché ha votato contro il punto all’ordine del giorno sul regolamento del consiglio comunale.

“Il nuovo regolamento – spiega Coalizione Futuro - alla cui formulazione hanno concorso sia la maggioranza che la minoranza, è mancato il voto dell’opposizione, cosa non da poco per un documento che deve regolare l’esercizio stesso della democrazia nella massima sede democratica della città che è il consiglio comunale. L’elemento di contrasto è stato l’emendamento presentato dalla maggioranza che permette di intervenire durante le sedute comunali, non solo ai consiglieri come di diritto, ma anche agli assessori. La questione, che era stata già discussa durante l’elaborazione del documento e aveva riscosso disapprovazione non solo da parte dell’opposizione, ma anche di alcuni consiglieri di maggioranza, viene infine riproposta sotto forma di emendamento. Come ricordava Norberto Bobbio, la democrazia è prevalentemente un “insieme di regole di procedura” che ha lo scopo di garantire la massima correttezza tra le parti e di definire la funzione di ciascuna in un sistema di pesi e contrappesi. I consiglieri comunali sono la diretta emanazione dei cittadini che li eleggono. Gli assessori sono nominati dal Sindaco ed insieme compongono la giunta. La legge nel definire le compatibilità della carica di assessore, indica espressamente la decadenza dal consiglio dell’assessore ove esso sia stato anche eventualmente eletto, indicando una netta separazione tra i due differenti ruoli cioè l’incompatibilità tra consigliere comunale e assessore nella rispettiva giunta. Ai consiglieri compete la discussione sugli orientamenti legislativi, agli assessori la messa a terra di quanto richiesto dalla operatività di governo della città, rendendone conto, su richiesta, al consiglio comunale. L’assise pubblica esprime le linee di orientamento della cittadinanza, mentre la giunta che rappresenta il potere esecutivo, esprime l’azione amministrativa che ne consegue. Due funzioni radicalmente diverse, che il testo unico degli enti locali separa nettamente, come testimoniato dalla decadenza dal consiglio in caso di nomina ”.