SANTA MARINELLA – Dopo le diatribe nate all’indomani del consiglio comunale che ha bocciato la mozione di sfiducia al sindaco presentata dalle opposizioni, il botta e risposta tra maggioranza ed opposizione non si ferma. Questa volta è il primo cittadino che ribatte alle esternazioni fatte dal capogruppo di minoranza Domenico Fiorelli che giudicava sudditi i consiglieri di maggioranza che avevano respinto la mozione.

“Il consigliere Domenico Fiorelli e i suoi pochi proseliti - dice Tidei – sembra un disco rotto e seguita a ripetere sempre la stessa litania, raccontando la stessa storia con gli stessi attori e lo stesso, identico, finale».

«Farebbe meglio invece ad arrendersi all’evidenza dei fatti - dice Tidei - La mozione di sfiducia è stata bocciata, per la seconda volta consecutiva solo perché la maggioranza ha ritenuto doveroso continuare a lavorare con lo stesso impegno e l’entusiasmo che ha già portato questa amministrazione a raggiungere importanti risultati. Trovo, peraltro, davvero poco rispettose le sue considerazioni in merito ai suoi colleghi di maggioranza che arriva a definire come dei sudditi, quando lui stesso sa bene che la verità è ben altra. Il fatto che la maggioranza si sia espressa in maniera unanime, ripeto, affondando la mozione di sfiducia, non vuol dire certo che all’interno di questa squadra di governo non ci siano anche continui confronti aperti e democratici. Ma soprattutto gli ricordo che tutti i consiglieri eletti sono persone perfettamente in grado di dedicarsi con diligenza e professionalità, ai diversi settori della pubblica amministrazione di competenza».

«La favola dell’uomo solo al comando non ci appartiene - aggiunge il primo cittadino - e pertanto, detto ciò, gli rinnovo il mio sincero invito a presentare solo proposte nuove, idee e progetti su cui discutere e lo prego però a non offendere più l’intelligenza di tutti gli esponenti e gli amministratori che oggi sono al servizio di questa città e dell’intera collettività”. “Infine – conclude Pietro Tidei - se vuole accettarlo, gli rivolgo un suggerimento».

« E’ anacronistico - conclude il sindaco di Santa Marinella - riproporre sempre lo stesso stralcio dell’interrogazione dell’onorevole Rampelli perchè se proprio si vuole sollevare un problema di etica, allora bisognerebbe parlare anche del consigliere della sua lista rinviato a giudizio e indagato”.

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