MONTEROSI – Nasce sotto l’egida del comune di Monterosi la Rete di imprese “Monterosi, porta della Tuscia”.

Ammessa grazie ad un bando della Regione Lazio del 2022 ad un finanziamento di 100mila euro, la rete intende implementare un sistema integrato di marketing territoriale, dove iniziativa turistica, culturale, commerciale e ottimizzazione della mobilità, “facciano rete” con i comuni circostanti e con le altre Reti di Impresa ponendosi quindi come modello strategico per la promozione delle specificità culturali, enogastronomiche e ludico-sportive di questo territorio. Detto sistema di interazioni, alla base dello stesso programma di Rete, consente di dare valore al territorio e vantaggi sia ai residenti che ai turisti, ai quali si intende offrire accoglienza di qualità, servizi di prossimità e informazioni turistiche per la migliore conoscenza del più ampio territorio della Tuscia. La valorizzazione e la fruibilità delle strutture pubbliche ha il suo focus nei prestigiosi locali dell’ex scuderia del cinquecentesco Palazzo Altieri, opera della scuola dell’architetto Sangallo. Tale struttura comunale, denominata “Casa degli artisti”, ha finora ospitato numerose mostre di rilevante spessore artistico e altri eventi culturali e sociali che hanno riscontrato alto gradimento di pubblico. Il recupero della storicità e della fruibilità di questa struttura si potrebbe alimentare vicendevolmente con lo sviluppo della Rete di Imprese. Il comune di Monterosi (4764 abitanti), posto a soli 40 Km da Roma e altrettanti da Viterbo, si trova in un ideale crocevia ed è una tappa della Via Francigena.

Perfettamente collegato sia con Roma, tramite la superstrada Cassia Bis, sia con tutti gli altri comuni del Viterbese tramite i servizi del Cotral, i cui mezzi transitano dal suo capolinea prima di raggiungere la Capitale, fanno di Monterosi un punto di passaggio obbligato e potenzialmente privilegiato. Monterosi è un piccolo centro che può “raccontare” lo storico incontro avvenuto nel 1155 tra il Papa Adriano IV e l’imperatore Federico Barbarossa. Evento quest’ultimo da cui ebbe inizio l’aspra controversia che oppose per tutto il medioevo papato e impero. Ma può “raccontare” anche di eccellenze sportive, ovvero il Monterosi Tuscia Football Club, che ha disputato la serie C ad alto livello.

Intorno a questa clamorosa affermazione sportiva per un centro così piccolo è possibile, attraverso un sistema strategico di mobilità e comunicazione, rendere il notevole impianto polisportivo locale – che conta una capienza di 1000 posti tra interno ed esterna – un’attrattiva di crescente interesse per i potenziali utenti, incluso il turismo congressuale, religioso e sportivo.

Tuttavia, Monterosi, tappa della via Francigena che giunge a Roma, è al momento scarsamente dotata di servizi e attività informative rivolte ai molti pellegrini che vi transitano quotidianamente. Nella sua evoluzione si prevede di dotare tale struttura di apparecchiature tecniche al fine di inaugurare un cineforum che varrà a colmare la scarsità di sale cinematografiche nel Viterbese.

La Casa degli artisti si propone inoltre di realizzare mostre itineranti nei vari centri della provincia, nonché di ospitare mostre personali di artisti locali e no, istituendo un vero e proprio circuito artistico, di cui la Tuscia è al momento sprovvista. Dal punto di vista delle strategie innovative, la “Casa degli Artisti” può aspirare a diventare anche punto di incontro di attività per attivarsi all’interno del più vasto processo della transizione digitale, organizzando corsi e hackathon per giovani studenti, piccoli imprenditori e startupper alla ricerca di soluzioni digitali e tecnologiche abilitanti. Tali servizi saranno attivati on line e dovranno col tempo mantenersi e diffondersi tramite mirate azioni di comunicazione e marketing come risultato di un attento monitoraggio del “mercato” per ottenere la migliore offerta al miglior prezzo, ma anche e soprattutto una garanzia di sicurezza e qualità. Maggiore attenzione meriterebbe il piccolo lago di Monterosi, luogo di relax e, potenzialmente, di degustazioni e pic-nic. Anche in questo caso, urgono investimenti di base per implementare un progetto di sviluppo che potrebbe convogliare investimenti privati maggiori per la gestione dei servizi.

La figura che si occuperà del coordinamento delle attività e delle risorse ai fini del raggiungimento del Programma di Rete sarà l’esperto manager di Rete Carlo Maria Breschi, ex Fipe-Confcommercio nazionale e artefice di analoghi programmi che si avvarrà della collaborazione di un team di esperti del territorio, marketing turistico e innovazione digitale.