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CIVITAVECCHIA – «Durante la trasmissione “Controluce” del 22 giugno condotta da Giampiero Romiti, dove alcuni esponenti politici dal giornalista intervistati spiegano la loro posizione sulla Frasca, non viene mai citata la frase monumento naturale». L’associazione culturale naturalistica Bioma, da anni in prima linea per la valorizzazione e tutela della Frasca, interviene con una dura lettera di critica dopo le polemiche di questi giorni e, in particolare, contro l’assessore Dimitri Vitali e il consigliere comunale Massimo Boschini.
«Siamo certi - continuano - che non sia un tabù o una censura imposta da qualcuno. Siamo molto preoccupati perché gli ospiti di detta trasmissione hanno dimostrato di non conoscere il territorio cittadino. Sono passati oltre cinque anni dall’istituzione del monumento naturale La Frasca, ma ancora oggi ci si ostina a non nominarlo mai».
Dall’associazione ricordano l’importanza di questo riconoscimento e, soprattutto, che il parco archeologico si andrebbe ad insediare in un’area naturale «unica e importantissima per la flora spontanea e non solo. Questi comportamenti evidenziano la volontà politica di non riconoscere il paradiso naturale della nostra città e rafforzano la volontà di dividere la nostra cittadinanza. Come si può valorizzare il monumento naturale La Frasca se non viene prima riconosciuto dai nostri politici? Tutte le persone che oggi si lamentano di alcune restrizioni perché non si sono opposte al momento dell’istituzione del monumento naturale? Sarebbe stato opportuno - tuonano - citare inoltre il S.I.C. Marino, il giacimento fossile meglio conservato dell’intera area mediterranea (Fonte Spra), la fauna, le sette specie di orchidee spontanee (biondicatori ambientali), la Flora costiera rara e rarissima di cui una pianta viene utilizzata in ambito medicinale, ad esempio, per contrastare il covid 19, ma noi a Civitavecchia permettiamo ancora di farci parcheggiare sopra gli autoveicoli a motore». Da Bioma vogliono sottolineare alcuni punti, ad esempio il fatto che la fruizione della Frasca sia già preclusa ai veicoli «e per questo occorre realizzare le due aree parcheggio indicate nel progetto del parco archeologico».
L’associazione ricorda poi il continuo bracconaggio di riccio di mare e di essere dovuta intervenire facendo recintare le aree archeologiche per impedire il furto di reperti.
Infine ricordano che «la tromba marina si è abbattuta alla Frasca nel settembre 2022 e non anni fa. Invece di preoccuparsi del mese di dicembre - concludono - e del vento di tramontana, consigliamo ai due politici di cui sopra di non perdere la trebisonda».
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