LADISPOLI - «Perché si parla di 200mila euro di compenso artisti? A regà, non posso parlare anche per Guè poiché i suoi cache sono giustamente affari suoi, ma vi garantisco che se il compenso per i miei show si avvicinasse anche solo alla metà di quella cifra non mi prenderei una pausa dal tour nemmeno se avessi la peste bubbonica». A parlare ancora dopo l'annullamento del suo show al Capodanno ladispolano è Emis Killa. Questa volta sotto i riflettori ci sono i costi dell'evento, o meglio sul compenso per gli artisti. Ma da dove salta fuori la cifra di 200mila euro? Il dato è contenuto nella relazione dell'iniziativa stilata da Palazzo Falcone per la richiesta di contributo alla Regione Lazio (pari a circa 40mila euro). Tra le voci del documento ci sono quelle relative agli allestimenti (60mila euro), service audio e luci (12mila euro), compenso per artisti (200mila euro), vitto e alloggio, spese di viaggio e trasporti (20mila euro), pubblicità e comunicazione (6500 euro) e altre ancora per un totale di 345mila euro. Cifra che, però, stando a quanto spiegato dal sindaco Grando durante il consiglio comunale di mercoledì pomeriggio, sarebbe «approssimativo» e messo nero su bianco per inoltrare la richiesta di contributo alla Regione Lazio. Parole che però non hanno convinto i consiglieri d'opposizione, con Amelia Mollica Graziano che, a margine della pubblicazione del post da parte del rapper è tornata alla carica. «I 200mila euro che abbiamo letto sulla delibera comunale, a cosa sono destinati nel dettaglio?». E ancora: «Pretendiamo trasparenza e informazioni chiare, l'amministrazione dovrebbe gestire il bene comune negli interessi di tutti, non di pochi. Attendiamo e pretendiamo chiarezza». Chiarezza che per il momento dovrà però attendere, almeno per quanto riguarda i costi effettivi della notte di Capodanno. «Il preventivo ufficiale della nostra festa di Capodanno - spiega infatti l'assessore agli eventi, Marco Porro - non è stato ancora depositato, come non può essere stato depositato il rendiconto finale, visto che la manifestazione si deve ancora svolgere». Dopodiché l'assessore attacca chi vuole «solamente boicottare l'evento»: «Persone che evidentemente - dice - vogliono una Ladispoli arretrata, dimenticata, con i residenti che scappano e i negozi che chiudono. Noi abbiamo un’altra visione: Ladispoli come capitale del litorale. Viene da pensare che qualcuno, in preda ad una insana invidia - conclude Porro - non riesca proprio a digerire il fatto che l’amministrazione comunale sia riuscita ad organizzare un grande evento per la notte di Capodanno».

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