CERVETERI - Tornare a mettere al centro di tutto i bambini di oggi: gli adulti di domani. Solo così le tradizioni potranno proseguire ad esistere e il territorio potrà continuare a vivere e svilupparsi in termini economici, turistici, sociali.... A pensarlo è il consigliere Gianluca Paolacci che come "spunto" del concetto prende ad esempio il Presepe Vivente realizzato nel Borgo del Sasso, «un vanto» frutto «della collaborazione con l'associazione dei residenti» della frazione e «con la scuola Marina di Cerveteri». Proprio qui a essere i principali protagonisti sono stati i bambini «perché - spiega Paolacci - dobbiamo iniziare a far apprezzare ai nostri figli le bellezze e il potenziale che ha questo territorio. Se non reintegriamo i bambini nella nostra società non andremo da nessuna parte», aggiunge ancora il consigliere comunale. «Dobbiamo far sì che inizino ad apprezzare le loro tradizioni, quelle che i loro nonni, i loro genitori hanno creato e ricreare così quella sinergia tra chi verrà e chi già c'è». Uno sviluppo del territorio, per Paolacci, che deve passare anche da un'organizzazione strutturata da parte dell'amministrazione comunale. Riflettori puntati sul flop del Capodanno in piazza Santa Maria: «È evidente che non è un problema di quella sera, ma sono ripetuti problemi. È una situazione atavica, sintomatica di una disorganizzazione, di un'assenza di programmazione e di progettualità che lascia spazio all'estemporaneità che paga fino ad un certo punto e poi presenta il conto e questo (il risultato negativo della Notte di San Silvestro, ndr) è il conto che ha presentato». Ma quello accaduto la notte del 31 dicembre potrebbe essere anche il risultato della coincidenza di due appuntamenti: quello in piazza Santa Maria a Cerveteri e quello in piazza Falcone a Ladispoli dove a salire sul palco è stata una rockstar di calibro nazionale, Gianna Nannini, che probabilmente ha richiamato migliaia di spettatori anche dalla vicina città etrusca.

E allora perché non pensare, magari, per gli anni futuri a una possibile "collaborazione" tra i due enti così da creare un unico grande evento? Un "suggerimento", quella posta dalla nostra redazione, che il consigliere non ha "bocciato". Anzi. «È iniziato, secondo me, il momento di lasciare indietro il campanilismo, anche anacronistico come concetto, e creare delle sinergie tra due posti che offrono tanto. Abbiamo un territorio - spiega Paolacci - che può essere veramente un'alternativa capace di attirare persone. Se si comprendesse che Cerveteri e Ladispoli hanno un potenziale enorme da sfruttare e mettere a disposizione dei cittadini, ci sarebbero i presupposti di organizzare qualcosa di grandioso: un unico evento, alternandosi così da non creare diaspore, che possano portare gente da ogni dove, avere maggiore risonanza mediatica che sicuramente farebbe bene a tutto il territorio».

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