«Non firmeremo la mozione di sfiducia». E’ categorica la presa di posizione del gruppo del Pd in consiglio comunale che in conferenza stampa, insieme alla segretaria provinciale Manuela Benedetti, spiega le ragioni del no. E proprio alla Benedetti spetta il compito di introdurre il motivo dell’incontro con i media.

Sottolineando che «fin da subito noi del Pd abbiamo evidenziato l’incapacità dell’esecutivo Frontini. Abbiamo cercato di dare alla città un’amministrazione diversa presentando come candidata Alessandra Troncarelli, assessore regionale», la segreteria ha proseguito invitando «quelli che oggi propongono la mozione a ricordare che, senza il loro appoggio, la Frontini non sarebbe al governo di Viterbo». Ancora più netta la consigliera Alessandra Troncarelli: «Non capisco come si possa pretendere dal Pd che firmi una mozione presentata da chi ha sostenuto Frontini. Soltanto oggi si parla di sfiducia, forse perché sono saltati i patti pre-ballottaggio?». Bocciatura secca dell’atto di sfiducia: «Mozione sterile, di mera propaganda. E’ questo il metodo di operare di parte dell’opposizione. Non la voteremo ma pretendiamo che il tanto decantato cambiamento ci sia». E la consigliera Francesca Sanna ribadisce: «Non firmeremo perché non è il nostro modo di intendere la politica, noi cerchiamo di essere sempre propositivi. Oggi chi ci ha impedito di governare la città ci chiede di mandare a casa la sindaca. Non condivideremo con Fratelli d’Italia un documento politico».

«Basta propaganda, il Pd dice no a una politica populista. Il muro contro muro non aiuta la città. L’intento di una parte dell’opposizione, che non guarda all’interesse dei cittadini, appare chiaro» afferma la consigliera Lina Delle Monache.

A chiudere l’incontro il capogruppo Alvaro Ricci che esprime un dubbio: «Ma loro (i proponenti ndr.) volevano veramente che noi firmassimo la mozione? Perché si tratta di un atto non finalizzato a far cadere la sindaca ma propaganda». E rimarcando che «il Pd non si presta a questi giochi» fa notare che «guarda caso, si pensa di presentare la mozione a ridosso dell'insediamento del nuovo consiglio provinciale. C’è chi vuole speculare su questo». Per poi evidenziare che «il Pd è stato il più forte sostenitore di Romoli 2 anni fa, mentre Fratelli d’Italia il più strenuo oppositore. La destra cerca di utilizzare il Comune come cassa di compensazione per altre cose, in questo caso in Provincia».

E tuona: «Questi sono sfiduciatori seriali di se stessi e degli altri. Noi Arena volevamo sfiduciarlo in consiglio, non davanti a un notaio. Non voteremo mai un documento politico con Fratelli d’Italia, noi siamo alternativi. E ci auguriamo che Frontini dia un grosso colpo di reni per l’interesse di Viterbo. Ci vuole un cambio di passo forte che la città ha diritto di pretendere». Poi una stoccata a Luisa Ciambella di Per il Bene Comune e lista Rocca sul voto, un anno fa, a favore del piano di risanamento della Francigena mentre il Pd lo aveva bocciato. «Se responsabilità ci sono su Francigena è colpa della giunta Arena che non ha investito fondi Pnrr per realizzare nuovi parcheggi». Ricci conclude dichiarando la disponibilità del Pd a collaborare se si affrontano questioni serie «perché noi vogliamo parlare di politica e di amministrazione»