LADISPOLI - Il cine teatro "Massimo Freccia" finisce sul tavolo della Pisana con l'interrogazione a risposta scritta presentata dal consigliere regionale Claudio Marotta (Verdi sinistra - Europa Verde - Possibile). L'iniziativa è il frutto della collaborazione tra i consiglieri di Ladispoli Attiva (Fabio Paparella e Gianfranco Marcucci), il collettivo Adelante e il consigliere Marotta e del suo staff. «Una sinergia con la quale, al di là delle sigle e delle appartenenze civiche o di partito - spiegano - abbiamo voluto mettere al centro gli interessi dei cittadini e la tutela del nostro patrimonio culturale, affrontando con determinazione una situazione che ogni mese che passa diventa sempre più vergognosa».Da ormai sette anni i cittadini e gli esponenti politici di opposizione chiedono lumi sullo stato di avanzamento dei lavori di restyling e messa a norma e sulla riapertura del teatro inaugurato durante l'ultima legislatura del sindaco Paliotta e successivamente chiusa dall'amministrazione Grando per delle carenze relative alla sicurezza. La struttura era stata affidata a un privato che si sarebbe dovuto far carico dei lavori necessari per riaprire al pubblico la struttura. Ma ancora nulla. L'opposizione ha presentato nei mesi scorsi un esposto alla Corte dei Conti. Nel frattempo anche i consiglieri regionali si sono mossi. Nell'interrogazione si ripercorre la storia della struttura evidenziando come «malgrado l'azzeramento del canone, la dilazione dei termini per il completamento dei lavori e per l'avvio delle attività di programmazione e il prolungamento della durata della concessione, la società concessionaria risulta inadempiente, difatti, a tutt'oggi, il Teatro - Auditorium "Massimo Freccia" non è ancora aperto al pubblico nonostante siano decorsi circa quattro dal previsto avvio delle attività». Una situazione che «oltre ad arrecare grave danno e pregiudizio alla comunità locale privata per lunghi anni di una storica e importante struttura culturale e sociale, rischia di determinare gravi danni erariali, in considerazione dell'inerzia del Comune di Ladispoli rispetto alle conclamate inadempienze della società concessionaria e gli ingenti investimenti di denaro pubblico destinati nel corso degli anni per l'acquisizione e la manutenzione del Teatro Auditorium "Massimo Freccia" di Ladispoli anche da parte della Regione Lazio». Da qui la richiesta al «presidente e l'assessore competente per sapere se si condivide la necessità di disporre una verifica amministrativa in esito ai finanziamenti concessi nel corso degli anni in favore del Teatro Auditorium Massimo Freccia per quali finalità e a quali condizioni, quali iniziative si intendono adottare al fine di assicurare il funazionamento» della struttura e «scongiurare danni erariali».

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