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CIVITAVECCHIA – «A un anno dall’insediamento dell’assessora e vicesindaca trasparente Stefania Tinti con delega alla Cultura e all’Istruzione, è doveroso fare alcune considerazioni sull’operato, o meglio sull’assenza della stessa».
Inizia così l’intervento del capogruppo della Lega Antonio Giammusso che boccia senza mezzi termini l’operato di Tinti.
«L’inefficienza e la totale mancanza di incidenza amministrativa sono sotto gli occhi di tutti – ha sottolineato il salviniano – sul fronte culturale, l’assessora che spesso non si documenta sulle attività, si è contraddistinta per il nulla: gli eventi culturali sono infatti portati avanti dall’assessorato al Commercio. In attesa di vedere l’effettiva realizzazione del progetto dei quartieri, una buona idea che giudicheremo a fatti concreti. Il cartellone estivo, curato dall’assessore Alessi, è fatto di nomi datati e controfigure e i biglietti non venduti sono la testimonianza. L’unico format di valore, "Estate in giardino", è da attribuire alla vecchia amministrazione all’eccellente lavoro della dirigente Brullini. Adesso a breve l’assessora si autoincenserà sul Cartellone del Teatro Traiano che da anni viene redatto da Atcl».
Sotto i raggi X anche l’altra delega. «Per quanto riguarda l’Istruzione, si registra una totale assenza: nemmeno un comunicato è stato diffuso in occasione di un grave episodio che ha coinvolto alcune studentesse – ha ricordato Giammusso – e da ultimo, l’invito selettivo rivolto solo ad associazioni vicine all’assessora per una riunione cittadina, lascia intendere un atteggiamento escludente e poco istituzionale e privo di trasparenza. Considerando che il suo ruolo costa ai cittadini oltre 60.000 euro l’anno, è lecito chiedere: quando comincerà ad amministrare davvero? Quando leggeremo una sua delibera di giunta che non sia ordinaria amministrazione? Utilizzando un termine familiare, potremmo dire che se ci fosse stato uno scrutinio politico sulla sua gestione – ha concluso Giammusso – sarebbe stata sicuramente una bocciatura».